Ormai mancano due settimane alla presentazione delle liste elettorali che sanciranno le coalizioni a supporto dei candidati sindaco che al momento sono quattro con la possibilità di un ulteriore incremento numerico che dipenderà da alcune scelte che verranno fatte da coloro che al momento sono rimasti fuori dalla suddivisione politica determinatasi in città. I cittadini in questa fase pre elettorale stanno assistendo, e si imamgina assisteranno e fino al 26 aprile, a continui tentativi di unificazione a destra quanto a sinistra. Appelli sono stati lanciati da Liberi di Scegliere e da Sinistra Italiana accolti anche dal candidato in pectore di Rbc, Andrea Signorelli che nel corso di una riunione interna alla sua coalizione a cui hanno partecipato gli scissionisti di Rbc (Liberi di Scegliere) ha manifestato la propria disponibilità a fare un passo indietro per favorire una ipotetica quanto fantascientifica unità delle forze della sinistra paolana. Una ipotesi che non si è realizzata per effetto di candidati sindaco già annunciati con annesse coalizioni a sostegno e parliamo della coalzione Civica e Progressista con il proprio candidato e quella denominata La Nostra Paola a sostegno di Roberto Perrotta. Ma se a sinistra le cose stanno in questo modo a destra ( anche se vi è da capire quale è la destra e quale la sinistra) le cose non stanno certamente meglio. Giovanni Politano, che solo nelle ultime ore è stato ufficializzato candidato sindaco della Nuova Era ha rischiato di cedere il passo a un candidato di superamento che fosse da raccordo per tutte le forze politiche del centrodestra. Anche in questa occasione i tentativi di unità sono falliti miseramente così Politano domenica 13 aprile scenderà in piazza (del Popolo) per incontrare i cittadini. In quella occasione si immagina racconterà come si sono svolte le vicende all’interno della sua coalizione, i tradimenti subiti che lo hanno portato al defenestramento del 20 febbraio.

Resta da sciogliere il nodo Paola Cuore Azzurro che insieme alla consigliera comunale dimissionaria Sandra Serpa ancora non hanno trovato collocazione politica. Proprio loro in primis, hanno sperato in una unità del centrodestra che non si è verificata, e adesso devono scegliere da che parte stare o decidere di non competere in queste elezioni amministrative, che tuttavia appare del tutto improbabile.

Ma questi appelli all’unita della destra e della sinistra o se si vuole del centrodestra e del centrosinistra sono davvero fondamentali e panacea di tutti i mali politici che attanagliano la Città?

Riteniamo di no. Lo abbiamo spiegato in un recente articolo (LEGGI QUI). La città di Paola, al di la delle appartenenze politiche necessita di uomini e donne che amano la propria città e che siano scevri da personalismi o interessi di parte. Si sa le elezioni amminsitrative, soprattutto nelle piccole città, vivono di vita propria e non seguono i dettati delle apparteneze politiche che si registrano nelle competizioni elettorali politiche. Il confronto dei risultati elettorali tra le diverse elezioni (comunali e politiche) la dice lunga sulla ragionevolezza di questa teoria.

Insomma tra scelte fatte, appelli unitari caduti nel vuoto, discese in Piazza e scelte non ancora ufficializzate la città di Paola si avvicina a grandi passi alla data fatidica del 26 aprile quando si chiuderà la possibilità di presentare le liste. Dopo questa data Paola subirà una forzata e religiosa distensione preludio della “battaglia politica finale” che avverrà subito dopo i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola che si terranno dal 1 al 4 maggio.

Vedremo cosa accadrà.