Il DAMS si arricchisce di nuovi insegnamenti. Ne parliamo con il prof. Carlo Fanelli
In una intervista esclusiva il docente svela le nuove prospettive dell’Accademia e dei rapporti istituzionali con il Conservatorio Musicale
COSENZA – Cambiano le prospettive formative del DAMS. L’accademia che da diritto ad un titolo di studio equiparata in tutto e per tutto a una laurea in qualunque altra branca, si arricchisce di nuovi insegnamenti, nuove cattedre tra le quali quelle legate alla musica. Per capirne di piú ne abbiamo parlato con il prof. Carlo Fanelli, docente di Drammaturgia e Organizzazione ed economia dello spettacolo, alla Laurea Triennale in Comunicazione e DAMS di Cosenza. A lui abbiamo posto alcune domande, ecco come ci ha risposto.
Prof. Fanelli, Cambia la prospettiva degli studenti del DAMS. I giovani che vorranno intraprendere gli studi nella vostra accademia avranno la possibilità di una più ampia scelta. Ci spiega quali sono i cambiamenti essenziali?
La prospettiva del Dams cambia considerevolmente con questo nuovo percorso che abbiamo, che stiamo intraprendendo, sia per quanto riguarda la laurea triennale che la laurea magistrale poiché l’offerta formativa si arricchisce di nuovi percorsi disciplinari, soprattutto per quanto riguarda la musica che già era presente in modo abbastanza considerevole; il teatro; il cinema. La musica era in un certo senso poco ancora considerata, ma adesso con la nuova offerta formativa sia della laurea triennale che della magistrale troverà più spazio anche le disciplina della musica. Quindi al percorso di triennale che già è intrecciato con le discipline della comunicazione ci sarà possibilità di svolgere uno studio più complesso più completo anche dal punto di vista della musica.
Quali sono le differenze sostanziali con un conservatorio musicale?
Beh, le differenze sostanziali con un conservatorio musicale sono appunto insite nell’offerta formativa del DAMS in quanto un conservatorio musicale, naturalmente offre una preparazione, tra l’altro dal punto di vista pratico ,del lavoro sullo strumento ,nel comparto della musica, mentre una laurea in DAMS prevede che siano insegnamenti appunto di altre discipline facenti parte del gruppo delle Arti performative come il teatro ,come il cinema come anche le materie degli addetti alla comunicazione, nel campo del giornalismo, per esempio. Quindi è sicuramente un’offerta molto più variegata è molto più diffusa su altri partecipi disciplina.
Dopo i cambiamenti, esiste secondo lei una problematica legata ai rapporti istituzionali tra DAMS e Conservatori?
Non credo che ci siano dei problemi legati alla relazione con il conservatorio. Anzi tutt’altro. Noi stiamo cercando appunto un ponte di contatti di collaborazione stretta con il Conservatorio di Cosenza. Per quanto riguarda tutta una serie di elementi che possono essere interscambiabili fra le due istituzioni e auspicabile che l’Università della Calabria trovi collaborazioni con questi istituti culturali sul territorio , che l’Università estenda le sue professionalità, le sue possibilità sul territorio in una relazione più stretta di quanto ha potuto fare nel passato .
Ci dia una prospettiva futura del DAMS e quali obiettivi didattico-formativi si intende raggiungere anche in prospettiva di un inserimento lavorativo.
La prospettiva futura del Dams ancora più di prima è quella di offrire attraverso i suoi percorsi didattici formativi, la preparazione per figure professionali inserite nel mondo dello spettacolo ,della comunicazione del Cinema ,del teatro ,della musica, non solo da un punto di vista diciamo della creatività, ma anche da un punto di vista di tutto quel comparto organizzativo e tecnico che è necessario a questo tipo di mondo, quindi il curatore di mostre, curatore di iniziative, organizzatori, giornalisti ma anche studiosi, naturalmente giornalisti specializzati, tutta una serie di professionalità che possono essere naturalmente e auspicabilmente spese sul territorio calabrese che da questo punto di vista da qualche anno a questa parte sta moltiplicando le sue esperienze.