Elezioni Cetraro – Giuseppe Aieta a tutto campo. “Mi candido per passione e senso di responsabilità verso la mia città”
In una intervista esclusiva il capogruppo regionali DP spiega le ragioni della sua candidatura
CETRARO – Aita o Cennamo, chi la spunterà alle prossime amministrative di Cetraro. Occorrerà aspettare il 20 settembre per conoscere il responso delle urne. Cosi in attesa del risultato elettorale a tener banco è sicuramente la campagna elettorale che risulta essere tra le più appassionate degli ultimi anni. Cetraro ha avuto una evoluzione, urbana e culturale, rapida che si è concretizzata negli ultimi 15 anni, grazie alla azione messa in campo dalle forze riformiste che hanno come punta di diamante Giuseppe Aieta, già sindaco della città, e attuale capogruppo regionale dei Democratici e Progressisti. Aieta in queste elezioni, come è il suo stile, ci mette la faccia candidandosi capolista a sostegno del sindaco uscente Angelo Aita. Ed allora lo abbiamo contattato per intervistarlo e approfondire con lui alcuni temi caldi di questa campagna elettorale. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
Le elezioni a Cetraro vedono in campo due schieramenti: Cennamo da una parte e Aita dall’altro. Lei ha scelto di sostenere Aita addirittura candidandosi in lista.
La mia esperienza politica è nata con Angelo Aita che è un amministratore di altissimo livello a cui va consentito il secondo tempo per realizzare tutto ciò che in questi cinque anni ha programmato. La mia è una candidatura che mi consente di ritornare nell’istituzione che ho servito nei migliori anni della mia vita. Oltretutto in questi cinque anni col sindaco Aita abbiamo lavorato gomito a gomito nel rapporto sinergico tra Regione e Comune. Il Comune di Cetraro non ha perso neanche una delle opportunità offerte dalla Regione partecipando a tutti i bandi che renderanno la città più solida e più forte sul piano materiale e immateriale
Il PD è in una lista diversa dalla sua per cui non sarete alleati.
Non è una novità anche perché alle ultime regionali, pur essendo alleati, il PD non mi ha sostenuto per il semplice fatto che ero in una lista diversa ed anche perchè non ho rinnovato la tessera per come anticipato in una lettera inviata al segretario di circolo già il 16 dicembre scorso. Ovviamente mantengo saldi i rapporti con i dirigenti nazionali del PD con cui ho contatti intensi e in fase congressuale deciderò insieme ai tanti amministratori e compagni che stanno aderendo a DP cosa fare. A Cetraro il primo partito é quello dei Democratici e Progressisti di cui sono capogruppo in consiglio regionale e di cui é capogruppo in consiglio comunale l’ex assessore, Mariella Aita, professionista di spessore ed esempio da seguire per tanti giovani. Nella sua esperienza politica – per come ha reagito rispetto alla sua sostituzione nella giunta- Aita – i giovani vedono un profilo alto che eticamente rappresenta un modello virtuoso.
D) Quali sono i motivi che l’hanno spinta a candidarsi dopo aver sostenuto un’elezione difficile neanche sette mesi fa?
Guardi, la politica non è improvvisazione ma è lungimiranza, responsabilità, passione. Io ho dedicato i migliori anni della mia vita a governare la mia città e la mia città, nei momenti difficili, si è schierata sempre dalla mia parte. Ho sostenuto sei elezioni, sono uscito sempre vincitore e sono stato sempre il primo degli eletti nella mia città raddoppiando il secondo candidato nelle liste alternative. Questo dato mi spinge alla responsabilità perchè è un momento delicatissimo per la comunità; ed io che che ho ricevuto tanto oggi sono chiamato a restituire l’affetto che i cittadini mi hanno sempre copiosamente rivolto nelle urne. Negli anni passati abbiamo segnato una svolta epocale e l’attuale sindaco Angelo Aita è stato il motore della svolta. Oggi tocca me restituirgli la gratitudine che si deve ad un uomo che ha rappresentato il protagonismo virtuoso nel governo della cosa pubblica. È un atto d’amore verso la città ma è anche un atto d’amicizia e di lealtà verso Angelo Aita. Spesso si dice che la politica e l’amicizia non sempre collimano: in questo caso l’amicizia ha superato la politica. Angelo é stato sempre un uomo competente, leale, giusto, perbene ed onesto, magari con qualche limite caratteriale nella gestione della confidenza, ma gli amministratori non si giudicano dalle chiacchiere che fanno o dai caffé che offrono ma solo da ciò che realizzano e lui – le assicuro – ha realizzato tanto. Molte volte i cittadini neanche conoscono le sue realizzazioni perché lui é un uomo dell’essere e non dell’apparire e spesso su questo litighiamo anche.
Sembra una campagna elettorale pacifica, durerà?
Ho detto ai nostri candidati di aprire un dibattito vivace sui contenuti. Abbiamo in lista tutti professionisti molto preparati e che sapranno qualificare il dibattito. Poi, sa, in politica vige sempre la legge della dinamica: Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. Per questo ho chiesto ai nostri candidati di non avventurarsi in azioni polemiche che la città non capirebbe e a cui – dopo gli anni 80 – non vuole più assistere, anzi, rifiuta. Chi vince governa, chi perde aiuta chi vince a migliorare la città.