I docenti della provincia sbottano: “Nella scuola cosentina regna la confusione e l’incertezza più assoluta”
Dura presa di posizione dei docenti che ancora aspettano le assegnazioni. Problemi anche sulle procedure che non vengono rispettate
COSENZA – La scuola cosentina vive da anni in un clima di incertezza che coinvolge sempre più docenti, alunni, famiglie e questa incertezza senza ombra di dubbio prefigura orizzonti ancora più foschi alla luce del particolare anno scolastico che sta per nascere sotto l’egida del covid 19. L’incertezza regna sovrana un po’ dappertutto nella scuola italiana ma trova la sua avanguardia nella scuola cosentina dove ritardi sistematici animano la scena e dove come tutti gli anni si apre la dolorosa pagina dedicata alla mobilità annuale e al conferimento degli incarichi. Sull’operato di chi dirige il Provveditorato è stata presentata una interrogazione parlamentare da parte dei deputati calabresi del Movimento Cinque Stelle, diretta al ministro Azzolina. Su questo sono intervenuti i docenti interessati che settimana scorsa hanno protestato davanti al provveditorato di Cosenza. Questi scrivono: “A Cosenza dove regna l’approssimazione, il navigare a vista il compromesso vive una categoria di docenti di ruolo presso lidi lontani ma che da anni attraverso il meccanismo delle assegnazioni provvisorie, rappresentano parte importante della spina dorsale della scuola provinciale !! Tutti gli anni fra ritardi, errori, manifestazioni questa categoria si trova a vivere un particolare momento di sgomento e contrapposizione con il competente ufficio scolastico provinciale che fra presunte mancanze di personale, meccanismi farraginosi e poca propensione alla comunicazione assegna cattedre negli istituti della provincia in base ai reali fabbisogni delle scuole !! Proprio nell anno del Covid 19 quando si va sbandierando a livello nazionale un appaiamento dell organico, assistiamo presso questi lidi, ad un sostanziale taglio dell organico definito di fatto di circa il 30% nel sostegno e di percentuali molto vicine nelle classi di concorso !! Questo taglio da parte di chi vive la scuola appare ingiustificato in quanto i reali fabbisogni se non con lievi aggiustamenti risultano essere in linea con l anno precedente !!! Ad aggiungersi a questo taglio vi è purtroppo da riscontrare il perdurante atteggiamento dell Atp sia nel modus operanti che in quello comunicandi che continua ad operare in maniera a dir poco farraginosa senza apparentemente seguire le linee operative delineate dal miur e a comunicare solo in base ad esigenze sue proprie bei modi e nei tempi del suo meccanismo autoreferenziale !!!
Alla luce di questo ragionamento si deve rilevare la prova propensione nella compilazione delle graduatorie e dell assegnazione delle sedi, a seguire il criterio fissati dal contratto nazionale e un navigare a vista che sta danneggiando molti docenti aventi diritto al ricongiungimento familiare ma anche e soprattutto molte famiglie e le scuole stesse che ormai da 15 giorni vivono nell incertezza di non sapere quale siano i docenti assegnati e come comporre i consigli di classe !!! Particolare riferimento si deve fare all’organico di sostegno che vede una atavica mancanza di posti nell organico di diritto a favore di quei di fatto cioè in deroga !!! Qui ad oggi nessun alunno o quasi vedrà garantito il diritto alla continuità e nessun docente si troverà nella sede dove ha operato nel precedente anno scolastico !!! Io motivo ? Non si capisce !!! Fra Ping pong, mediazioni, cattedre scomparse fra sindacati, politica e scuole L’unica certezza consolidata e’ che ad oggi regna L’incertezza !!! Non sussiste il diritto all istruzione non sussiste il diritto alla famiglia non esiste il diritto alla continuità ma solo una politica compromissoria che genera incertezza e tensione sociale !!! Ad aggiungersi a questo quadro la triste vicenda delle GPS o vecchie graduatorie ad esaurimento !!! Si è creato uno strano meccanismo competitivo gra docenti di ruolo e supplenti che non gioca a nessuno ma che alimenta dubbi ed incertezze che anziché rappresentare una risorsa rappresentano un punto di futura criticità !!! Concludendo occorre fare presto e bene e soprattutto se la pubblica amministrazione è una casa di vetro dove dovrebbero regnare il diritto e la trasparenza, cambiare rotta perché se la scuola è il laboratorio della democrazia e della legalità, in primis i suoi organismi amministrativi devono garantire e comunicare questa imprescindibile è insindacabile caratteristica….”