COVID-19 – Si va verso lo stato di polizia

Conferme, smentite e nuove conferme lanciano un’ombra pericolosa sul nuovo DPCM che dovrà essere varato in queste ore

ROMA – Covid-19, si va verso lo stato di polizia. Quello che è trapelato in queste ore da palazzo Chigi, è davvero aberrante. Fonti vicine ad alcuni ministri avrebbero confermato che sul tavolo del governo c’è una bozza del nuovo DPCM che dovrebbe essere varato a breve, che prevede addirittura che nei luoghi privati il titolare, sia che trattasi di abitazioni familiari o sedi associative, può consentire l’accesso a un massimo di dieci persone diverse dal proprio nucleo familiare risultante dall’anagrafe comunale. Per assicurare il rispetto di tale prescrizione gli incaricati dalla pubblica autorità potranno in qualsiasi momento chiedere l’accesso e procedere alla identificazione dei soggetti presenti nell’immobile.

Notizia timidamente smentita ma poi riaffiorata pericolosamente come “bozza lavoro” sul tavolo dei ministri. 

Se il nuovo DPCM, che prevede la limitazione da parte degli italiani di poter ospitare gente in casa propria, dovesse confermare l’irruzione della polizia anche nelle abitazioni private con il solo scopo di contare quante persone vi siano in casa, diverse dal nucleo familiare, si rispolvererebbe un vecchio sistema adottato dalla Gestapo e dagli Squadristi.

Con la scusa del Covid-19 si stanno riscrivendo le regole di una nuova società assoggettata con la paura verso virus reso terrificante più dai media che dalle ospedalizzazioni.

La sensazione è che il popolo italiano pensi più al Coronavirus e non alle misure mascherate da “Prevenzione” adottate dal governo nazionale.

Se il DPCM dovesse confermare quanto esposto si entrebbe in un vortice pericolosissimo per i diritti inviolabili di ciascun individuo da cui sarebbe difficilissimo uscirne.