Covid19 – Aumento dei casi legato all’aumento dei tamponi. In Lombardia la situazione peggiora
Un quadro che al momento non sembra essere particolarmente drammatico visto l’aumento esponenziale del numero dei tamponi effettuati ma che ci dice anche che non bisogna abbassare la guardia
MILANO – Quale è la situazione in Italia la situazione legata alla seconda ondata da Covid-19? Nella trasmissione “Carta Bianca” condotta su Rai3 da Bianca Berlinguer, a dare un quadro della situazione è stato il professore Giuseppe Remuzzi dell’istituto Mario Negri di Milano, che ha fornito dei dati che rapportano la situazione di marzo a quella attuale del mese di ottobre.
La cosa che emerge è l’aumento esponenziale del numero dei tamponi effettuati 33.019 (marzo) contro 146.541 (ottobre) al quale corrisponde un numero più elevato di persone trovate positive 5.959 (marzo) rispetto a 11.705 (ottobre). In una situazione attuale emerge che il rapporto Tamponi/Positivi a marzo era del 18,05% contro al 7,98% di ottobre. Attualmente le vittime sono 69 contro le 969 di marzo 2020. Ciò implica che la letalità del covid a marzo era del 7,8% contro lo 0,26% di oggi. Anche la differenza tra il numero dei ricoveri contagiati con sintomi di marzo e di ottobre è sostanziale. A marzo 26.029 contro i 7.131 di ottobre 2020. Stessa cosa vale per i ricoveri nelle terapie intensive che a marzo era di 3.732 contro gli attuali 750.
Un quadro che al momento non sembra essere particolarmente drammatico visto l’aumento esponenziale del numero dei tamponi effettuati ma che ci dice anche che non bisogna abbassare la guardia perché la situazione potrebbe peggiorare da un momento all’altro e quindi continuare a mantenere le distanze di sicurezza e utilizzare le mascherine.
In merito alla virulenza il prof. Remuzzi ha sottolineato che sarebbe opportuno capire la carica virale degli asintomatici. “Al momento – ha sottolineato Remuzzi – sappiamo che per trovare tracce di RNA virale occorre amplificare notevolmente il segnale. Sapere che tipo di carica virale viene registrato sugli asintomatici che sono la maggioranza dei positivi aiuterebbe molto a capire l’andamento del virus”.
A Milano ed in tutta la Lombardia tuttavia la situazione è notevolmente peggiorata. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, è apparso particolarmente preoccupato tanto da suggerire alla task force governativa di organizzarsi sulla base delle previsioni dell’andamento del virus da qui a qualche settimana tenendo conto dell’esperienza già vissuta a marzo 2020. “Oggi – ha dichiarato Gori – la situazione è gestibile ma la programmazione si deve fare sulle previsioni di ciò che accadrà nelle prossime settimane“.
A tal proposito il prof. Remuzzi ha aggiunto: “proprio partendo da questo assunto occorrerebbe organizzare i ricoveri in ospedali covid dei positivi con sintomi non gravi lasciando liberi, e quindi non sovraccaricare, le terapie intensive, i reparti di pneumologia e quelli di malattie infettive“.