Ciclovia dell’Appennino, De Caprio: Stanziati due milioni per la cartellonistica

Per il consigliere regionale è un’ottima notizia per tutta la Calabria che vuole valorizzare le sue bellezze storiche e naturali

Sono stati compiuti passi in avanti importanti, nelle ultime settimane, per la realizzazione della più lunga e suggestiva ciclovia d’Italia, un progetto ambizioso con cui gli amatori delle due ruote possono andare alla scoperta di alcuni tra i borghi più belli dello Stivale, dalla Liguria fino alla Sicilia, percorrendo tutta la dorsale appenninica. Un percorso che attraversa anche piccoli gioielli della Calabria tutti da scoprire.
«La novità in questione riguarda un emendamento nel decreto Semplificazioni con cui sono stati stanziati due milioni di euro per l’installazione della cartellonistica da Altare, in provincia di Savona, ad Alia, in provincia di Palermo». A renderlo noto è il consigliere regionale della Calabria, Antonio De Caprio, che all’epoca in cui guidava da sindaco il Comune di Orsomarso (CS) contribuì a rendere concreta quella che era solo una bellissima idea, nata dal G7 Ambiente di Bologna nel 2017.

«Sono ben lieto – spiega oggi De Caprio – di apprendere che quel progetto, che ho fortemente voluto toccasse anche il nostro splendido borgo, insieme ad altri della Calabria, sta andando avanti e che sono stati stanziati quei fondi necessari a dare forma e sostanza alla ciclovia».
La ciclovia, ribattezzata anche “Il Giro dell’Italia che non ti aspetti”, è lunga circa 2.600 chilometri ed attraversa quella parte d’Italia spesso poco conosciuta ma che, grazie a strade a basso volume di traffico, permette agli escursionisti ed agli appassionati di scoprirne la bellezza.
«In questo momento di grave crisi mondiale bisogna trovare la forza di andare avanti. Come rappresentanti politici – conclude il consigliere regionale e già sindaco di Orsomarso – abbiamo il dovere di progettare il futuro e non farci trovare impreparati davanti alle sfide che la modernità ci pone dinanzi. È per questo che incentivare il turismo sostenibile può diventare la chiave di volta per aprire percorsi di sviluppo di lunga durata. Ma solo con le giuste competenze e la forza della coesione si possono raggiungere certi risultati. E l’“Appennino bike tour” ne è la testimonianza».