Calabria Zona Rossa – A Scalea cittadini occupano la Ss18. A Cosenza sit-in di protesta a Corso Mazzini
“Il governo ci deve spiegare come mai la Calabria con un basso numero di contagi viene chiusa e dichiarata zona rossa”. Diversi sindaci impugnando il decreto di Conte
SCALEA – Il nuovo DPCM che colloca la Calabria in zona Rossa, sta suscitando proteste dei cittadini. A Scalea molte persone sono scese in strada per occupare la SS18 e protestare contro il decreto del presidente del consiglio dei ministri.
“Ci devono spiegare – hanno commentato alcuni manifestanti – come mai la Campania con oltre 2300 contagi al giorno è stata dichiarata regione gialla e la Calabria con 200 contagi al giorno, Regione Rossa“.
La manifestazione di protesta è stata seguita dalle forze dell’ordine che hanno controllato che non vi fossero delle degenerazioni violente.
Il traffico ha subito dei rallentamenti con disagio per gli automobilisti.
SITUAZIONE A COSENZA
A Cosenza centinaia di persone si sono riversate in corso Mazzini per protestare contro il provvedimento del governo che ha chiuso di fatto la Calabria.
Ma non è la sola manifestazione che si sta registrando nelle località calabresi. La situazione al momento tranquilla sperando che non degeneri come avvenuto nei giorni scorsi in altre grande città italiane.
La posizione dei sindaci calabresi
Nel frattempo diversi sindaci calabresi impugnano il Dpcm. L’ultimo in ordine di ordine di conoscenza è il sindaco di Trebisacce, Franco Mundo.
Il sindaco di Taurianova, Roy Biasi, invece, in diretta Facebook ha chiamato a raccolta e alla mobilitazione tutti i sindaci per ribellarsi a un provvedimento giudicato “abnorme” rispetto a quelli che sono i dati reali sul contagio e sui posti disponibili nella rete ospedaliera calabrese.