SCUOLA – Ricorso al Tar. Ecco quello che si verificherà con l’accoglimento della richiesta di sospensiva

La Regione Calabria dovrebbe chiedere un chiarimento al giudice formulando la domanda diretta a capire chi dovrà tornare in classe e chi no.

CALABRIA – Il giudice monocratico del Tar di Catanzaro ha accolto il ricorso da parte delle tredici mamme con il quale si è impugnata l’ordinanza di Spirlí di chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Da qua la decisione di concedere la sospensiva. Ma adesso che cosa succede? Tutti in Calabria devono ritornare a scuola? Facciamo un po’ di chiarezza. Innanzitutto nelle città dove ci sono le ordinanze dei sindaci di chiusura delle scuole vige ancora l’ordinanza sindacale indipendentemente da quella sospesa dal Tar (ordinanza regionale).

Nella città di Paola ollora che cosa accadrà?

Il decreto di sospensiva del Tar sostiene che che il provvedimento ha effetto “nei limiti degli interessi dei ricorrenti”, escludendo dunque un’estensione ultra partes che avrebbe potuto determinare la riapertura in tutta la Regione. Il che in soldoni significa che i ragazzi delle 13 famiglie ricorrenti è fuor di dubbio che da domani dovranno ritornare a scuola per gli altri la situazione è più complessa. Ed allora ecco quello che dovrebbe essere lo scenario, seppur paradossale.

1. I tredici ragazzi, figli dei ricorrenti, ritornano in classe.

2. I loro compagni di scuola invece NO. Per loro verrà attivata, o dovrebbe essere attivata non la DAD, ma la DID ossia la Didattica integrata a distanza. Ossi si collegarenno da remoto per fare lezione insieme ai loro 13 compagni di classe che invece saranno presenti in classe.

È per tutti gli altri?

Per il resto dei ragazzi non è previsto alcun rientro in classe.

In realtà la Regione Calabria dovrebbe chiedere, nei tempi e nelle forme previste dalla legge un chiarimento al giudice che ha accolto il ricordo concedendo la sospensiva. Per essere più chiari la Regione Calabria dovrebbe chiedere un chiarimento al giudice formulando la domanda diretta a capire chi dovrà tornare in classe e chi no.
Insomma la situazione è molto più complicata di quello che si immagina e la confusione è davvero tanta.