Non si scioglie il Sangue di S. Gennaro

La mancata liquefazione di solito è associata a eventi nefasti. Si tratta di avvertimenti divini o di credenza popolare?

NAPOLI – Si tratta di un miracolo a cui è associata una fede che sfocia nelle credenze e nelle superstizioni? Non possiamo dirlo ma sicuramente la liquafazione del Sangue di San Gennaro, è un evento che tutti i napoletani attendono in tre giorni precisi dell’anno a maggio a settembre e nella giornata di oggi 16 dicembre. Quest’anno è andata bene nelle prime due date ma quella odierna fa negistrare un “nulla di fatto” che lascia pensare a futuri giorni nefasti. Il sangue è rimasto completamente solido. E quando ciò avviene di solito succedono cose non troppo belle. La storia dice che nel settembre del 1939 non vi fu la liquefazione e la Germania invase la Polonia. L’anno successivo la storia si ripete: settembre 1940 niente liquefazione, un po’ in ritardo, forse per un eccesso di prudenza del santo, perché l’Italia era entrata in guerra da circa tre mesi. Ancora, nel 1973 la liquefazione non avviene così si presenta  l’epidemia di colera mentre nel 1980 il drammatico terremoto in Irpinia. Insomma, la mancata liquefazione viene considerata portatrice di eventi nefasti.

L’abate ci ha provato per ben due volte e ci ripovera ancora fino alle ore 18.30, ora in cui il cardinale Sepe officerà la santa messa nel duomo. Il 2020 comunque puó essere annoverato già come anno nefasto, covid in prima linea. Ma per i napoletani a renderlo ancora più nefasto è stata la morte di Diego Armando Maradona considerato un vero e proprio “dio” del calcio. Che la mancata liquefazione sia testimonianza di tutto ciò oppure dovremo aspettarci dell’altro?
Speriamo proprio di No!