Torrente Deuda. Paola e San Lucido al lavoro per la messa in sicurezza
Le due amministrazioni comunali trovano l’intesa per rendere sicuro l’alveo del torrente che separa le due città.
PAOLA – L’Amministrazione Comunale di San Lucido, guidata dal Sindaco Cosimo De Tommaso, in armonia con il Sindaco di Paola, Roberto Perrotta, ha disposto l’esecuzione di urgenti lavori di messa in sicurezza dell’alveo del torrente Deuda, corso d’acqua che segna il confine naturale tra i due Comuni della costa tirrenica cosentina.
l’intesa tra le due Amministrazioni va nella direzione di porre al più presto fine alla complessa ed annosa problematica che da tempo interessa un’area geografica d’importanza strategica, nei cui pressi insistono abitazioni e strade, minacciate dal dissesto idrogeologico e dal movimento franoso che da alcuni anni stanno tenendo col fiato sospeso i cittadini che risiedono o hanno attività nei pressi torrente Deuda.
Obiettivo condiviso è il completamento degli interventi di messa in sicurezza e di recupero dell’alveo sino alla foce, per incrementare la sicurezza e rimuovere le situazioni di rischio ed evitare situazioni di pericolo o maggiori danni a persone o cose, considerato anche l’ulteriore aggravio di tali difficoltà causato dagli eccezionali eventi metereologici delle scorse settimane.
Volendo dunque far fronte al tale situazione De Tommaso e Perrotta hanno concordato sulla necessità di attivare celermente misure atte a garantire la sicurezza del reticolo idrografico tutelando le aree abitate, gli edifici residenziali, le infrastrutture e le reti viarie.
Grande soddisfazione hanno espresso i due Amministratori che hanno valutato positivamente la possibilità di stabilire una costante e proficua collaborazione nella trattazione delle problematiche di maggior rilievo nell’interesse dei due comuni, ma anche per commisurarsi con maggiore peso dinnanzi agli enti e alle autorità sovracomunali, regionali e nazionali, aumentando il potere negoziale di questa area del Tirreno, di grande rilevanza strategica, non solo per l’economia cosentina, ma anche regionale.