Fuscaldo Europea: “Convento Passionisti, oltre al danno la beffa”
La disamina della compagine politica fuscaldese sulla attuale situazione del convento dei Passionisti chiuso da alcuni anni
Nota stampa Fuscaldo Europea
Il Convento – simbolo della città di Fuscaldo – è stato chiuso, per problemi strutturali, nell’anno 2011. Recentemente, per problemi “vocazionali”, i Padri Passionisti sono stati costretti ad abbandonare il luogo religioso che dal lontano 1919 li ha visti protagonisti di una straordinaria storia missionaria nella nostra comunità.
E mentre, in questi giorni, vengono pubblicati articoli riguardanti una avviata procedura amministrativa per un’indagine di mercato finalizzata alla gara d’appalto per i lavori del Convento (procedura a passo di lumaca probabilmente per evitare di disturbare il covid), giungono “voci” dall’ambiente passionista che è stata avviata l’operazione per la vendita di tre “loro” strutture (due in Campania ed una in Calabria) ad un imprenditore per utilizzo degli immobili suddetti diverso da quello religioso. La struttura calabrese è quella di Fuscaldo.
Al danno si aggiungerà dunque la gravissima beffa.
Non staremo in silenzio e non assisteremo passivamente a questa gravissima offesa nei riguardi della storia e della dignità del popolo fuscaldese.
Fuscaldo dovrà riavere la struttura del Convento nella massima sicurezza e in tempi brevi; la Chiesa conventuale dovrà ritornare ad essere riaperta ai fedeli i quali finalmente potranno partecipare a tutti i riti religiosi. Ed infine il nostro “simbolo”, legato alle figure di San Francesco di Paola e di Vienna da Fuscaldo, certamente non potrà essere ceduto ai privati per scopi commerciali.