Liste d‘attesa, c’è la proposta di legge a costo zero

Filippo Fordellone Segretario Nazionale SINALP Medici, Vincenzo Loiero e Federica Castello Vice-Segretari Nazionali Sinalp Medici, unitamente ad Orazio Sorece Segretario Generale e ad Andrea Monteleone Vice Segretario Generale, fanno il punto sul ruolo dei medici e del personale sanitario in genere.

NOI MEDICI, anello sacrificale di un sistema salute di cui oramai si festeggia solo l’annualità!

Filippo Fordellone Segretario Nazionale SINALP Medici, Vincenzo Loiero e Federica Castello Vice-Segretari Nazionali Sinalp Medici, unitamente ad Orazio Sorece Segretario Generale e ad Andrea Monteleone Vice Segretario Generale, fanno il punto sul ruolo dei medici e del personale sanitario in genere.

Dopo due anni dall’inizio della pandemia e alla luce della recentissima approvazione della legge di bilancio il comparto sanitario apprende che lo Stato ha dimenticato i sacrifici svolti dai Medici e dall’intero comparto della sanità pubblica, comprendendo anche gli amministrativi che tanto hanno dato per combattere il diffondersi di questa piaga pandemica.

Il nostro SSN, eccellenza universalmente riconosciuta, è vittima ancora una volta di scarsa considerazione, da parte dell’attuale Governo, che ha ritenuto corretto non riconoscere il ruolo fondamentale dei medici, infermieri, personale OSS, e del volontariato ospedalieri senza valutare che queste figure professionali hanno retto l’intero sistema sanitario, sostenendolo con passione, determinazione e spirito di sacrificio, costante e crescente anche e soprattutto al tempo della pandemia.

Si continua a sminuire e declassare il ruolo e l’autorevolezza dei sanitari e come O.S. ci chiediamo a vantaggio di chi?

Qual’è il reale obiettivo che questo Governo vuole raggiungere e per il quale è disposto a calpestare chi lavora nella sanità e con loro anche i cittadini che chiedono un servizio sanitario efficiente e vicino al territorio.

Da quanto ci è dato sapere anche questo Governo continua con la chiusura dei presidi ospedalieri distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Quando nacque il Servizio Sanitario Nazionale, la base sulla quale furono sviluppate le dinamiche sanitarie era la distribuzione nel territorio di strutture ospedaliere in grado di soddisfare la richiesta dei cittadini e di essere presidi sanitari facilmente raggiungibili e sempre pronti alle esigenze di primo soccorso dei loro fruitori.

Oggi, inseguendo “l’araba fenice” della razionalizzazione del sistema sanitario, si pensa soltanto a distruggere quella rete sanitaria presente sul territorio che fino agli anni ottanta era veramente il fiore all’occhiello dell’Italia.

Questa distruzione, in nome della razionalizzazione, ha fatto emergere, complice la pandemia, tutte le falle di un sistema alla deriva.

Ha fatto emergere in maniera netta ed evidentissima che i vari Governi Nazionali che si sono succeduti, nelle varie riforme o pseudo tali, del sistema sanitario hanno tolto quella autorevolezza conquistata sul campo insita nella classe medica che dava chiarezza e regole chiare a tutti il sistema sanitario.

Oggi resta ben poco di quella figura protagonista della storia del SSN italiano.

Riforme che puntavano solo alla “razionalizzazione” della spesa hanno distrutto la classe medica ed oggi scopriamo che è una categoria in via d’estinzione.

Scopriamo che andando in pensione questi ultimi rimasti, ci ritroveremo organici scoperti a discapito della salute e del benessere dei cittadini.

I medici con tutto il personale sanitario coinvolto, rimasti ancora in servizio, quotidianamente si prodigano per la tutela e la salvaguardia della salute dei pazienti.

L’appello del SINALP Medici e Sanità alle istituzioni, afferma Fordellone, è più che mai accorato.

La pandemia ha generato criticità senza precedenti ha fatto emergere errori strategici del passato, e come O.S. auspichiamo una ri-considerazione del ruolo del personale medico e sanitario che non ha bisogno di essere proclamato eroe, ma ha bisogno di chiarezza dei ruoli e certezza delle strategie sanitarie adottate da chi governa.

Scelte e riforme imposte senza ascoltare la classe medica diventano azioni autoreferenziali in grado solo di distruggere quello che di buono ancora rimane del SSN.

C’è bisogno di medici oggi più che mai, continua a mancare il turnover e la sanità ha bisogno di continui investimenti e della formazione necessaria per tutto il suo personale.

Più volte abbiamo cercato di interagire e far sentire la nostra voce con tono dimesso e pacato,ma senza ricevere alcuna considerazione.

Come SINALP Medici e Sanità, afferma Fordellone, abbiamo predisposto una proposta di legge per l’abbattimento delle liste d’attesa, probabilmente con la sola pecca di essere a costo zero per le Istituzioni, ed ancora attendiamo di essere convocati dal Ministero della Salute per un confronto, ma come purtroppo spesso succede la politica sembra non voler confrontarsi con chi giornalmente è in prima linea e combatte le battaglie per la vita ed il benessere dei cittadini.

LA DIREZIONE SINALP

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