Istat, la città di Paola sotto i 15mila abitanti. Nuovi scenari per le amministrative di primavera?

Il dato riportato dall’Istat potrebbe rimescolare alleanze in vista delle amministrative di primavera ed avere ripercussioni sui trasferimenti economici a fovere del comune

ROMA – Novità per le prossime elezioni amministrative potrebbero giungere dal nuovo censimento della popolazione italiana 2020. Come è noto l’Istat effettuava il censimento della popolazione residente in Italia con scadenza decennale fornendo dati importanti non solo dal punto di vista statistico ma anche come presupposto per l’applicazione di normative, in particolare in quelle di natura elettorale. Dall’ottobre 2018 è partito il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni così l’ultimo dato pubblicato sul proprio sito fa riferimento alla popolazione italiana al 31 dicembre 2020. Nell’ultima scadenza elettorale (comunali) vigevano i dati forniti dall’Istituto Superiore di Statistica raccolti nel censimento 2011 che collocavano la città di Paola nel bacino di comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Il dato ISTAT riportato nel censimento 2011 fotografava la città di Paola con una popolazione di 16.416 abitanti (residenti in valore assoluto).

Dato Istat popolazione città di Paola – anno 2011

Cosa è cambiato nel frattempo?

Come spiegato l’Istat dal 1° gennaio 2021 l’Istat ha pubblicato i nuovi dati censimento della popolazione nazionale e quindi dei singoli comuni ricadenti nel territorio italiano. Ebbene dai essi la città di Paola risulta scesa sotto la fatidica soglia dei 15mila abitanti. Oggi (censimento 2020) nella città del Santo risiedono 14.928 persone. Anche se per poche unità Paola oggi si ritrova nel bacino dei comuni con popolazione compresa tra i 10mila e i 15mila abitanti.

Dato Istat popolazione città di Paola – anno 2020

Cosa comporta?

Il dato non è assolutamente insignificante. Se il Ministero degli interni provvederà ad aggiornare le tabelle dei residenti nei comuni italiani con i dati del nuovo censimento collocherà senza alcun dubbio la città di Paola in quel bacino di comuni che voteranno con un sistema diverso da quello del doppio turno. In sostanza l’applicazione dell’art. 71 del Tuel prevederà l’elezione del sindaco Paolano attraverso un unico turno elettorale e quindi senza turno di ballottaggio, ovvero risulterà eletto sindaco che raccoglierà il maggior numero di voti tra i candidati sindaci.
Tutto dipenderà dal Ministero dell’interno e degli aggiornamenti che sicuramente verranno effettuati. Ciò potrebbe determinare anche una riduzione del numero dei seggi disponibili in consiglio comunale che potrebbero scendere rispetto agli attuali 16.

La prospettiva politica in vista del voto amministrativo

Il dato riportato dall’Istat è di quelli che fanno cambiare le strategie politiche in sede di alleanze e composizione delle liste. Infatti, mentre chi prima pur non essendo forte al primo turno poteva sperare in una vittoria finale nel turno di ballottaggio adesso il tutto potrebbe essere ribaltato visto che vincerebbe chi arriva primo nell’unico turno di votazione. Inoltre ogni sindaco avrà in appoggio una sola lista.

Cosa cambia in termini economici per i comuni?

Anche qua ci sono delle problematiche legate ai finanziamenti e ai trasferimenti di somme dallo governo centrale che sono sicuramente meno cospicui rispetto a quelli finora ricevuti in qualità di comune sopra la soglia dei 15mila abitanti.

Insomma tutto dipenderà dal ministero dell’interno che non potrà non prendere in considerazione gli aggiornamenti dei dati Istat relativi alla popolazione residente nei comuni italiani.