Paola, lunedì 17 febbraio consiglio comunale sulla situazione Economico-Finanziaria dell’Ente
L’assemblea cittadina stabilita nella conferenza dei capigruppo tenutasi ieri e successivamente alla riunione della commissione Bilancio di qualche giorno fa
PAOLA – Dopo la tornata elettorale che ha sancito la vittoria del centrodestra che torna dopo cinque anni alla guida della regione Calabria, si ritorna a parlare di politica locale. Due giorni fa, la conferenza dei capigruppo ha stabilito la convocazione del consiglio comunale che si riunirà nell’aula “Lo Giudice” lunedì prossimo, 17 febbraio alle ore 16.00. Da quello che emerge dagli ambienti politici-consiliari locali, la conferenza dei capigruppo si è svolta in un clima non del tutto sereno, come non era stato quello respirato nella ultima adunanza della commissione consiliare Bilancio. Infatti, i consiglieri comunali saranno chiamati a discutere ed ad esprimersi attraverso il loro voto su un unico punto all’ordine del giorno: “Situazione economico finanziaria dell’Ente – Ratifica della deliberazione di giunta comunale n. 229 del 10.12.2019 avente ad oggetto: Provvedimenti gestione post dissesto – Situazione economico finanziaria dell’Ente. Atto di indirizzo utilizzo fondo cassa riservato all’OSL”. Proprio su quest’ultima parte dell’unico punto all’Odg, sembrerebbero esservi problemi politici tra consiglieri di maggioranza e consiglieri di minoranza. Secondo la succitata delibera n. 229/2019 l’amministrazione comunale sarebbe intenzionata a trattenere circa 8 milioni di euro derivanti dalle anticipazioni di liquidazione erogate dal ministero durante il dissesto ed imputarle alla gestione post dissesto, ed utilizzarle per la Copertura dei debiti fuori bilancio formatisi dopo il 31.12.2011.
Il principio addotto dalla amministrazione comunale ed in particolare dal vice sindaco Tonino Cassano, in qualità di assessore alle finanze, si basa sull’art. 3 bis del D.L. 10.10.2012 n. 174 convertito in legge 213/2012, è che questa somma (8.506.860,20 euro), come esplicitato in delibera di giunta n. 136 del 4 luglio 2019 “…non possono in alcun modo essere ricondotte né direttamente e né indirettamente, ad una anticipazione di liquidità piuttosto che ad un contributo statale…..potendosi ben ritenere che in quota parte siano introiti derivanti dalla attività di riscossione posta in essere dall’Organo di Liquidazione”. Una teoria, questa, contestata dalla minoranza consiliare che basandosi su dettati normativi riconducibili al D.L. 66/2014 e al D.L. 113/2016, evidenziati anche in una missiva del Ministero dell’Interno, pervenuta al Comune di Paola in risposta ad una nota indirizzata dall’Ente comunale del 26.09.2019 n. 26772, allo stesso ministero, secondo cui le Anticipazioni di Liquidazione devono essere utilizzate per soddisfare i creditori del dissesto e non “post-dissesto”. Insomma siamo difronte ad una situazione molto delicata e il consiglio comunale si preannuncia infuocato.