Condanna allo sciacallaggio dei messaggi dai contorni beceri di “caccia agli untori”
Oltre a stare attenti a ciò che si legge, occorre condannare e dire basta a questi comportamenti beceri
PAOLA – Le persone nella sofferenza mostrano grande solidarietà e afflato sociale, ma spesso, non sappiamo se per una sorta di sadismo, mania di protagonismo o altro che sinceramente non capiamo, possono essere anche davvero sprovvedute nel non pensare che con i propri comportamenti possano arrecare danno alle persone. Ci riferiamo ad una lista di nominativi che viaggia sui canali Whatsapp che vengono indicati come malati covid (?) (il punto di domanda è d’obbligo). Una azione becera che va condannata senza se e senza ma. Inoltre, occorre dire che questo comportamento punta a fare leva sulla emotività delle persone che è altrettanto condannabile.
Nell’analizzare quanto sta accadendo vogliamo invitare tutti ad una riflessione.
Innanzitutto, chi lo dice che le persone elencate nel deplorevole messaggio in questione siano effettivamente (in tutto o in parte) persone contagiate da Covid19? E se non fosse un messaggio veritiero?
Questa riflessione che dovrebbe essere fondamentale per chi legge notizie del genere, proviene dal fatto che solo poche persone (il medico di base, le autorità competenti quali il sindaco e le autorità sanitarie che non si sognerebbero mai di diffondere un messaggio del genere) , oltre agli interessati, conoscono i nomi delle persone affette da Covid19.
Quindi a questo punto o c’è qualcuno che conosce e diffonde i nomi e non dovrebbe, oppure i nominativi potrebbero essere il frutto della fantasia di un mitomane.
Diciamo questo perché, oltre ad invitarvi a stare attenti a questi messaggi, non è assolutamente accettabile una “caccia all’untore” sapendo che, vere o false che siano le notizie che si diffondono in questo modo inappropriato, potrebbero anche provocare danni dai contorni drammatici e questo non è assolutamente tollerabile, soprattutto di questi tempi.
Una condanna questa che, nei termini corretti, è stata manifestata anche dalla amministrazione comunale Paolana attraverso il proprio profilo Facebook che condividiamo pienamente.