Vitalizi Regione – Il consigliere provinciale Pino Falbo durissimo su Di Natale
Il consigliere provinciale non crede ai pentimenti e li reputa strumentali
PAOLA – Nella politica calabrese post Covid l’argomento principe che sta tenendo banco in questi giorni è la legge approvata all’unanimità, maggioranza e opposizione che reintroduce i “vitalizi” per i consiglieri regionali con l’aggravante che a beneficiarne saranno anche coloro che qualunque ragione, ricorsi, dimissioni, decadenza anticipate, potranno usufruire di una pensione per tutta la vita. Una vicenda che ha fatto indignare tutti, soprattutto coloro che in questo momento difficile non sanno come tirare avanti. A nulla sono valsi quelli che da più parti sono stati considerati “pianti del coccodrillo” e scuse del tipo: “non volevo”, “non sapevo” o ancor peggio “non ho letto le carte” o ancora “rinuncerò ai privilegi”, anche perché sulla rinuncia si nutrono seri dubbi che si possa tecnicamente attuare. Il privelgio c’è, è stato votato e rimane fino a che non intervenga una abrogazione o ancor più semplicemente un ritiro in autotutela. La rabbia dei cittadini si basa sul fatto che per ottenere una pensione, fosse anche quella sociale, occorre aspettare una vita intera, mentre per coloro che siedono a Palazzo Campanella basta aver esercitato anche per un minuto il ruolo di consigliere regionale. Adesso la speranza di una modifica è affidata ai Capigruppo di maggioranza, Minasi (Lega) e Pietropaolo (FdI). Sulla vicenda è intervenuto il consigliere provinciale e leader del gruppo consiliare “Progetto Democratico” al comune di Paola, Pino Falbo che ha usato parole forti nei confronti del consigliere regionale Di Natale.
Falbo sostiene che “non si può tacere dopo quanto accaduto nell’ultima seduta del Consiglio Regionale dove in pochi minuti all’unanimità è stato deliberato il vitalizio dei consiglieri regionali anche dopo un solo giorno di legislatura. Questa votazione è stata a dir poco inopportuna soprattutto in questo particolare momento di serie difficoltà economiche dei cittadini calabresi. La politica deve essere di esempio e non una casta di privilegiati. In questi mesi abbiamo assistito dall’imbonitore paesano che con numerosi proclami sbandierava di non volere le poltrone, anche se le poltrone ce le ha tutte lui, si pensi che oggi addirittura ancora non ha rassegnato le dimissioni da Presidente del Consiglio“. Falbo continua il suo affondo parlando di indennità sostenendo che Di Natale non dica la verità per ciò che riguarda la sua presunta rinuncia all’indennità di presidente del consiglio comunale in quanto questa non è cumulabile con quella di consigliere regionale. Falbo scrive: “Ha anche affermato di essere disponibile a rinunciare all’indennità di Presidente del Consiglio Comunale di Paola. Niente di più falso in quanto la legge stabilisce che in presenza di doppia indennità è obbligatorio rinunciare ad una delle due. Pertanto ha scelto di percepire quella ben più remunerativa di consigliere regionale. I vari hashtag utilizzati in ogni occasione non sono altro che messaggi populistici fini a se stessi, che non rispecchiano la verità. Infatti ‘Io non mollo’ sicuramente è riferito alle poltrone con gli annessi privilegi non ultimo quello del vitalizio. Con la votazione in consiglio regionale il nostro imbonitore ha certificato l’esatto contrario di quanto ha sempre asserito. Altro che Io sono diverso! Non si contano ormai le varie promesse mai mantenute di risolvere i problemi dei cittadini. Siamo certi che ormai tutti si siano resi conto della vacuità di chi continuamente le pronuncia”. Una ultima considerazione Falbo la fa sulla maggioranza cittadina e liquida la faccenda con un lapidario: “in questo periodo di Pandemia, per rispetto ai cittadini di Paola abbiamo deciso volutamente di non intervenire su quanto sta accadendo nella ormai sgretolata maggioranza“.