PAOLA – Perrotta depone le armi o rilancia con una astuta mossa politica?
Potrebbe trattarsi di un tentativo del sindaco di lasciare la responsabilità di una fine anticipata nelle mani del PD, che tuttavia non teme una eventualità simile.
PAOLA – Come più volete abbiamo sottolineato le fila della amministrazione comunale comprese quelle politiche passano tutte dal PD e quindi dal presidente del consiglio Di Natale. Riunioni di maggioranza che saltano, dimissioni mai avvenute dalla carica di presidente del consiglio e da assessore per dare spazio a legittime visibilità politiche in seno alla maggioranza, continue forzature sulla rotta amministrativa e sulle decisioni, rendono evidente un sindaco completamente impotente difronte ad una situazione che assume connotati surreali. A rendersene conto, con notevole ritardo è stato proprio il primo cittadino che a mezzo stampa ha deposto le armi demandando al Di Natale e al PD di trovare le soluzioni giuste per risolvere una crisi senza fine che ha portato alle dimissioni controverse e ancora non giustificate, da parte dell’interessato, del vice sindaco Tonino Cassano. Qualcuno ben informato parla di una promessa fattagli dal PD di candidarlo a sindaco alle prossime elezioni comunali. Il sindaco di Paola in sostanza si dichiara impotente difronte ad una situazione dove la coperta sembra ogni giorno sempre più corta. Complice anche le mancate dimissioni dei rappresentanti del PD che ancora detengono le deleghe che avevano più volte promesso di mollare.
Tuttavia come è ormai evidente a tutti, ciò difficilmente potrà avvenire prima dell’8 luglio, giorno in cui ci sarà l’udienza al TAR della regione Calabria sul ricorso avviato dal sindaco di Trebisacce, Franco Mundo che mette in discussione il seggio regionale detenuto da Di Natale. Ma a fronte di una evidente resa di Perrotta qualcuno ci intravede un tentativo di smarcarsi da una situazione divenuta ormai insostenibile. Molti reputano che il sindaco di Paola, con le sue dichiarazioni abbia lasciato la responsabilità di ciò che sta accadendo nelle mani di Di Natale, così una eventuale interruzione della esperienza amministrativa precoce ricadrebbe sugli uomini del PD. Anche se i democrat hanno con i fatti più volte mostrato di non temere una cosa simile, soprattutto se ad essere candidato a sindaco dovesse essere Cassano. Chi dà questa chiave di lettura, che proviene da ambienti vicino ai perrottiani, dimostra che il timore che il PD possa staccare la spina alla amministrazione comunale non sia poi così remota. Nel frattempo la città aspetta l’approvazione del bilancio consuntivo, di quello preventivo, del Psc e del Piano Spiaggia. Il tutto in attesa di capire in che modo si in tenderanno imputare gli 8,5 milioni di euro nel bilancio che sembra essere già pronto. Vedremo se le dichiarazioni di Perrotta si trasformeranno in una vera e propria resa o in una astuta mossa politica.