INTERVISTA MAN – Emira Ciodaro a valanga su gestione della città e terrorismo mediatico post covid
L’esponente dell’Udc parla senza filtri e analizza la situazione politica cittadina senza lesinare stillettate anche alla opposizione silente
PAOLA – La situazione in cui versa la città di Paola, costretta allo stallo completo da una crisi di maggioranza senza fine ha indotto diversi esponenti politici a rompere gli indugi ed a intervenire sulla conduzione amministrativa dell’ente comune. Tra queste vi è Emira Ciodaro, medico di professione, ma persona impegnata in politica da molti anni. La Ciodaro ha sempre ottenuto ottimi consensi elettorali che l’hanno portata ad essere il presidente del consiglio comunale di Paola e a ricoprire il ruolo di candidata, nelle fila dell’Udc alle passate elezioni regionali dove ha collezionato quasi 1000 preferenze nella sola città di Paola. Emira Ciodaro interviene sulle vicende cittadine rispondendo alle nostre domande spaziando a 360 gradi senza tralasciare stillettate ad una opposizione di centrodestra dormiente e accondiscendente. Tra gli argomenti trattati: terrorismo mediatico post Covid; fuga notizie dall’Asp di Cosenza; visione futura per le prossime amministrative e altro ancora. Ecco come ha risposto alle nostre domande.
La situazione di stallo amministrativo in città si trascina ormai diversi mesi. La contrapposizione tra Perrotta e Di Natale blocca ormai da mesi il consiglio comunale. Che idea si è fatta?
Lo stallo amministrativo della città di Paola dal 2017 ad oggi diciamo che è una caratteristica perdurante. Motivazioni diverse hanno portato sin dall inizio a connotare l’attività amministrativa di Perrotta per la lentezza, disattenzione ed abbandono. Ora, diciamo, che è quasi ridicolo assistere a chi ha vinto grazie al determinante aiuto di Perrotta assumere atteggiamenti di prevaricazione verso lo stesso, e non perché l’allievo supera il maestro, perché di maestri io non riesco a scorgerne, ma perché si è di fronte a soggetti che pensano alla città di Paola ed alle sue rappresentanze istituzionali come a delle cose di loro proprietà da usare per saziare con arroganza la loro sete di potere.
Andando in giro per la città ci si imbatte in luoghi invasi da rifiuti. I cittadini denunciano in continuazione ma il fenomeno non sembra attenuarsi.
Purtroppo la scarsa qualità di gestione di questa amministrazione porta a non avere una programmazione efficace e puntuale sulla quale poter improntare anche l’evento emergenziale. Rifiuti ovunque, una città sporca, con topi ed altro che indisturbatamente gironzolano per le strade cittadine, la mancanza di iniziative volte ad incrementare le attività turistiche e di marketing territoriale altro non sono che sintomi della stessa patologia: l’incapacità.
Nell’era post Covid si sta continuando una campagna mediatica di terrore. Gli assembramenti sembrano essere pericolosi se si tratta di Movida e risultano assolutamente innocui se parliamo di mercatino domenicale e di turisti portati in piazza attraverso una ipotetica ZTL
Guardi non per polemizzare ma da medico mi viene davvero da sorridere ma amaramente. Essere eletti ad una qualunque carica istituzionale non implica l’acquisizione di titoli specifici men che meno sanitaria. Proprio l’altro ieri leggevo di chi si fregiava di essere stato avvisato da “funzionari asp” circa un eventuale paziente positivo al covid19. Ora la parola funzionari è addebbitabile generalmente a delle figure amministrative per cui mi chiedono cosa ne sappiano gli amministrativi dell’Asp di un eventuale positivo, ancor più grave se questi funzionari fossero dei sanitari perché dovrebbero spiegare perché si rivolgono a soggetti che nulla hanno a che vedere con l’autorità sanitaria locale(sindaco) cosa che aggrava ancora di più la violazione del segreto professionale che è un obbligo riservato ai sanitari. Questo è un esempio per spiegare che l’esibizionismo è una patologica conseguenza che affligge alcuni soggetti in pieno delirio di onnipotenza portandoli a creare allarmismo, cattiva informazione, ma soprattutto informazioni che nulla hanno a che vedere con le verità scientifiche.
Nel corso degli anni abbiamo assistito ad un completo mutismo dell’ala destra della minoranza consiliare. Come giudica questo atteggiamento?
Credo sia sbagliato. L’opposizione quella vera, perché abbiamo anche, chi come è sua consuetudine, si nasconde in un banale “per il bene della città” e traghetta da destra a sinistra con disinvoltura, ma l’opposizione quella vera ha l’obbligo di controllare di protestare, di alzare la voce per fare valere le ragioni della gente, della città. Il silenzio è segno o di rassegnazione o di distrazione e questo per quello che mi riguarda non è condivisibile.
Da più tempo si parla in città di una coalizione di ampio respiro alternativa a questa maggioranza. Come giudica questa idea?
Si parla da più tempo di tante cose. Personalmente quello che mi interessa e mi troverà sempre in prima linea non è il nome di qualcuno che si autopropone o si autoincensa, ma un progetto politico che vede la centralità della città con i suoi bisogni e le sue lacune. Giovani ed anche meno giovani senza lavoro, attività in crisi non garantiti da alcuna misura di salvaguardia volto a forme di sostegno diretto ed indiretto credibili ed efficaci, infrastrutture assenti, opere pubbliche non potenziate, una politica ”degli amici o peggio dei familiari ” come stiamo avendo modo di assistere, ecco io difronte a tale scempio posso condividere e sostenere solo tutto quello che è in antagonismo a questo. Io intendo la politica come servizio VERO verso i cittadini, caratterizzata da trasparenza amministrativa, onestà, coinvolgimento dei cittadini solo queste sono le condizioni per le quali io e chi fa squadra con me potremo sedere ad tavolo, perché di ambizioni personali, malaffare, sete di potere Paola ed i suoi cittadini ne sono totalmente stanchi.