Aieta (DP): “La Bettelini continua a navigare a vista”
Secondo il consigliere regionale i Commissari Straordinari avevano l’obbligo di attuare quanto deliberato e non l’hanno fatto
CATANZARO – Calabria in zona Rossa per la carenza di posti covid e terapie intensive non aumentate ormai è una notizia risaputa visto che i calabresi stanno pagando sulla loro pelle non solo il disagio del lockdown ma anche i ritardi dovuti alla sanità governata in modo a dir poco discutibile da un commissario Zuccatelli che è alle prese con il proprio medico per indagare su come sia stato possibile per lui rilasciare quella famosa intervista alla trasmissione Titolo V.
Sulla vicenda sanità è interventuto, Giuseppe Aieta (DP) che in una nota ha affermato: “Nell’interlocuzione avuta col Presidente Spirlì stamattina ho ribadito che i vertici dell’Asp di Cosenza, con a capo la D. ssa Bettelini, continuano a navigare a vista dopo il colpevole ritardo nell’attuare il DCA 91 del 18 Giugno 2020 col quale si è approvato – tra le altre cose – il riordino della rete ospedaliera in emergenza Covid19. I Commissari Straordinari avevano l’obbligo di attuare quanto deliberato e non l’hanno fatto. Adesso – che vige Ordinanza del Presidente Spirlì – tentano di recuperare il tempo perduto facendo danni incalcolabili perché non a conoscenza della rete ospedaliera e di quegli Ospedali pronti ad ospitare pazienti Covid in sicurezza. Allora si fermi questa deriva e il Presidente Spirlì convochi i Sindaci dei Comuni dove insistono gli stabilimenti ospedalieri pronti ad ospitare i pazienti Covid in totale sicurezza.
Non provino dall’Asp – con giochi di prestigio – a far passare come nuovi posti di terapia intensiva quelli già esistenti e funzionanti dove, peraltro, sono ricoverati pazienti con criticità no covid.
Spirlì dedichi il suo tempo a visitare gli ospedali dove in pochi giorni potremmo avere posti letto dedicati ai pazienti Covid. Inoltre, la Bettelini, faccia presto ad attivare il laboratorio di Corigliano Rossano al fine di coadiuvare il laboratorio di Cosenza nel processare i tamponi e non vanificare l’ottimo lavoro che il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Cosenza sta svolgendo dall’inizio di questa pandemia”.