Calabria 2020, Emira Ciodaro parla a 360 gradi della sua città e della Calabria
In una intervista ci parla della Calabria anche della sua città, di ZTL, lavoro e modernità.
PAOLA – I candidati al consiglio regionale si stanno preparando al rush finale che li porterà dritti al 26 gennaio, giorno della verità per tutti coloro che sono impegnati in prima persona. Nel nostro percorso all’interno delle candidature affiorare nella città di Paola, abbiamo incontrato ancora una volta Emira Ciodaro, professionista medico candidata nelle fila del Udc a sostegno di Jole Santelli. Le abbiamo posto alcune domande in merito alla città di origine e su problemi più ampi che riguardano la nostra regione. Ecco cosa le abbiamo chiesto e come ci ha risposto.
Sembra di assistere ad una campagna elettorale più che altro mediatica. Ma la realtà virtuale spesso distoglie dai veri problemi, quelli reali. Cosa ne pensi?
Effettivamente in questo periodo la città di Paola è molto attenta alla competizione elettorale perché vede per la prima volt 5 candidati al consiglio regionale e ha distolto molto l’attenzione d quella che è l situazione del paese. Oggi la maggioranza appare completamente divisa quella che rimane stabile è la stasi assoluta in cui versa la nostra città che sembra abbandonta al proprio destino.
A Paola si è tanto parlato di grandi progetti rivoluzionari. Anche se non consideriamo tale la ZTL, perché secondo te, nonostante i grandi proclami, non se ne vede nemmeno l’ombra?
Anche qui sono convinta che per come era stata concepita era l’ennesima occasione per fare dello spettacolo. Una modifica della viabilità nella nostra città richiede comunque un percorso da intraprendere con il Santuario, con le associazioni di categoria, con i commercianti, gli albergatori, per verificare realmente la vera utilità di un ZTL. Invece, c’è qualcuno che lavora per dogmi, per lanci pubblicitari per avere poi come risultato un tentativo di autoproclamarsi.
A proposito di proclami e del non fare, ed onestamente non ne abbiamo sentiti da parte tua, te diamo atto, questo nuovo modo di fare politica non pensi che possa fare danni ancor più gravi alla nostra regione?
Non credo che la gente sia completamente inebriata per quello che possa vedere sui social o in TV. Le persone scoltano ciò che dicono o candidati ed alla fine sapranno valutare con attenzione e intelligenza.
Perché nessuno, o pochissimi candidati parlano poco di lavoro e quello che sembra più grave è che la gente sia più attratta dallo show mediatico più che dalle proposte. Cosa ne pensi?
Io sono stata l’unica a sottolineare come primo punto la mancanza di lavoro, soprattutto quello giovanile e per questo sono stata ripresa da qualcuno sui social sempre a scopo autopromozionale. Ci riempiamo la bocca con la parola lavoro ma alla fine non ci sono proposte concrete e delle analisi sulle criticità di questo problema. A Paola come in Calabria se non si potenziano le imprese le occasioni di lavoro saranno sempre poche. Anche il sottorganico del comune, dovuto ai pensionamenti, è un problema ma l’amministrazione comunale preferisce non bandire concorsi pubblici. Preferisce affidare incarichi con contratti a termine affidati persone scelte senza un minimo di trasparenza.
I sondaggi danno un largo margine di vantaggio del centrodestra sul centrosinistra. È una rotazione fisiologica, come è sempre avvenuto in Calabria, o si tratta di qualcos’altro?
L’alternanza in politica è sempre esistita ma io penso che oggi ci troviamo difronte ad un centrosinistra che è imploso facendosi la guerra tra di loro. La Calabria attendv delle risposte importanti sopratutto dopo la mole di voti presi dal presidente Oliverio. Mi piange il cuore a pensare che bbiamo perso ltri cinque anni. Si sono riempiti, in questi anni, con la parola “fondi impegnati” ma poi non vi è stata la capacità di spenderli con zero ricadute sulla economia calabrese. Adesso la gente spera in un centrodestra rinnovato dove ci sono vecchi politici ma ci sono anche persone nuove come me, e siamo la maggioranza. La speranza è che che ci si affidi ad un presidente donna. Le donne sono in connubio tra cuore, mente e lungimiranza che può portare solo benefici all nostra regione.
Dai una definizione del nuovo che avanza.
È un cambiamento generazionale che un po’ per volta si sta realizzando nelle liste elettorali. Esso rappresenta la possibilità di rendere la nostra regione moderna, a misura d’uomo quello del 2020. Tutto è cambiato e con la globalizzazione si è innescato un spinta propulsiva dalla quale non si può sfuggire. Esso consente alle nuove leve di dimostrare il proprio valore che non può prescindere da un maggiore spirito di onestà, trasparenza amministrativa per spazzare via la corruzione che finora ha coinvolto tutti i settori amministrativi della nostra regione per poter far decollare la Calabria.