Coronavirus – Il coraggio da tastiera nuovo sport della Politica Italiana
Tutti tappati in casa a pontificare senza fare ammenda dei propri errori.
ROMA – “Siamo di fronte alla più grande crisi dopo la seconda guerra mondiale”. No, non è il premier Conte a ripetere il concetto ribadito ieri sera quando sembrava volesse annunciare chissà che cosa, ma è il leone da testiera, come ce ne sono tanti in questo periodo (grandi e piccoli) Nicola Zingaretti, alias “testimonial della Milano da bere ai tempi del Coronavirus“.
RICORDIAMOLO IN UNA CAMPAGNA DI RASSICURAZIONE NAZIONALE IN EPOCA DI CORONAVIRUS
Ascoltare, anzi leggere visto che sono tutti tappati in casa come dei vigliacchi, i politici italiani a tutte le latitudini suscita in questo momento di sofferenza comune sentimenti che oscillano tra il disprezzo e la compassione. Il disprezzo per la loro viltà che vogliono nascondere dietro l’hastag #iorestoacasa, la compassione dovuta al loro tragicomico tentativo di trasformare questa loro vigliaccheria in una opera straordinaria simili a grandi eroi. Vorremmo ricordare ai nostri politici che i cittadini comuni dovrebbero stare in casa, loro invece nei loghi sede delle istituzioni, nazionali, regionali, provinciali, comunali e se ve ne fossero anche condominiali, volendo anche negli ospedali per rendersi conto in prima persona di cosa stia accadendo e di come risolvere i problemi. Ma stanarli da casa è una impresa impossibile. In compenso esistono i tweet e i post.
Ed invece, siamo costretti ad assistere a delle pantomime, a dei proclami a colpi di dichiarazioni che potrebbero indurre qualcuno, quando tutto questo sarà finito, a prenderli a calci nel sedere. Così il nostro Zingaretti, dopo aver innegiato alla vita normale e agli aperitivi, non solo si è beccato il Coronavirus (non sappiamo se a sua volta abbia contagiato qualcuno dei suoi commensali) ma adesso fa il moralizzatore inneggiando al fatto che bisogna rimanere a casa. Stessa cosa dicasi per Salvini che voleva far ripartire “il sistema Italia”, ma per lo meno lui oggi è allo scoperto, è sul campo e non tappato dentro. Tutto ormai grava sui presidenti di regione e sui sindaci che sono quelli in prima linea e sono quelli, anche in Calabria, si ammalano di Covid19. Per tutti quelli come Zingaretti e come gli altri 950 altri parlamentari e non solo tappati in casa, chiediamo una sola cosa, fatela finita perché a tutto c’è un limite e voi lo avete superato da molto tempo.
Godetevi il tweet del segretario del PD