Cosenza – Domani protesta delle insegnanti contro l’ennesima inefficienza del Provveditorato
La protesta a seguito della ennesima defaillance del provveditorato in merito alla assegnazione delle cattedre
COSENZA – Che il Provveditorato di Cosenza non sia tra i migliori d’Italia, è ormai risaputo ovunque. Dopo il caos delle assegnazioni registrato lo scorso anno che rese necessario l’intervento di quello di Crotone per mettere ordine, quest’anno nuovi problemi hanno riguardato le assegnazioni delle cattedre con riferimento a quelle del sostegno tanto da indurre i sindacati a intervenire per rimettere parzialmente in sesto una situazione disastrata e non ancora completamente risolta. A tal proposito domani pomeriggio dalle ore 16.30 circa fino alle ore 17.30 presumibilmente i Docenti in Mobilità di Fatto effettueranno una passeggiata da piazza Bilotta fino a piazza 11 Settembre, come segno di civile protesta, per evidenziare le criticità emerse nele procedure relative alle Assegnazioni Provvisorie Provinciali/Interprovinciali ed Utilizzazioni. “La passeggiata – si legge in una nota – vedrà i docenti, con una maglietta bianca (simbolo di trasparenza), percorrere il tratto che collega le suddette piazze, con le proprie borse/valigie/cartelle fino a piazza 11 Settembre dove deporranno ognuno un libro, segno degli sforzi, sacrifici e risorse investite per anni per costruire il proprio bagaglio culturale, sociale, professionale e di esperienza in una valigia di cartone pronti alla partenza verso le sedi del centro nord, come fecero nel dopo guerra i nostri nonni con la consapevolezza che allora non vi erano altre possibilità, oggi si continua a depauperare il nostro territorio allontanando le professionalità che quotidianamente contribuiscono ad azioni di riscatto sociale, umano, educativo-formativo e purtroppo spesso anche di legalità consci che ci sono centinaia di posti ancora non assegnati. Precisiamo che sono state informate le autorità competenti e saranno rispettate tutte le procedure e prescrizioni previste atte a contenere l’emergenza sanitaria in atto”.