ROMA – La decisione era nell’aria e si aspettava soltanto il giorno in cui si sarebbe concretizzata. Parliamo della rottura della deputata calabrese Dalila Nesci con il M5S. Le acredini risalgono a prima delle elezioni regionali quando la deputata si era proposta come candidato presidente per il partito pentastellati ricevendo un benservito da Di Maio che invece ha preferito virare verso una candidatura civica rappresentata poi da Francesco Aiello.

Ieri, sette parlamentari hanno raccolto l’appello di Giorgia Meloni a votare l’Odg in Parlamento sono stati: Pino Cabras, Antonio Lombardo, Alvise Maniero, Dalila Nesci, Raphael Raduzzi, Andrea Vallascas, Giovanni Vianello.

Tra questi, dunque, anche la Nesci che ha ricevuto anche l’apprezzamento, insieme agli altri suoi sei colleghi, direttamente dalla Meloni che ha etichettato i sette dissidenti come “Coraggiosi”.