Elezioni Paola | Appartenenza politica o morale. Qual’è la stella polare per una coalizione?

La decadenza morale della società è il vero problema non solo di piccoli centri come Paola, ma della intera Nazione e del mondo intero. Quando si capirà questa filosofia semplice e lineare e la si metterà in atto forse faremo quel salto evolutivo che l’uomo attende da millenni.

Con le elezioni amministrative fioriscono i filosofi della politica, i nostalgici dell’idealismo duro e puro che viene spesso e volentieri preso a pretesto per tirarsi indietro dalle competizioni elettorali adducendo a giustificazioni ridicole del titpo: “non c’è nulla di sinistra o di destra; non c’è la possibilità di aggregare la sinistra o la destra” e cavolate del genere. A onor del vero questo atteggiamento tipico del più becero radical chic si ravvisa maggiormente a sinistra che sull’altro fronte dell’arco costituzionale. Questo atteggiamento settario è furbo e fuorviante. Furbo perchè ci si comporta e si parla da professori da cui attingere il sapere tranne poi tirarsi indietro nelle competizioni e misurarsi con il popolo/elettorato. Fuorviante perchè chi legge queste “immense lezioni di alta politica” potrebbe essere indotto a pensare che esse derivino da grandi menti pensanti che al momento opportuno pongono loro stessi e le loro idee al giudizio della cittadinaza la bontà delle stesse. In realtà non accade nulla di tutto questo e il motivo ormai lo conosciamo tutti. Fioriscono così scuse campate in aria del tipo “il bene del paese”; “questa o quella coalizione non ha a che fare con il bene della città” e altre cavolate del genere. Come se il famoso “bene del paese” appartenesse per divina unzione solo a questi filosofi della politica. La domanda a qusto punto sorge spontanea: ma se davvero questi signori del moralismo politico ritengono che uomini di estrazione diversa, appartenenti alla stessa comunità, che per antonomasia dovrebbero avere a cuore le sorti della propria città, non posso e non devono unirsi per governare insieme, perchè non si propongono in solitaria lotta ponendo al giudizio dei cittadini “la forza delle proprie idee” per verifocare se il loro pensiero trova riscontro tra essi? La realtà è che questo atteggiamento radical chic ha stancato tutti. Queste teorie che adducono alla destra o alla sinistra ha fatto il proprio corso. La libertà di farle esprimere non si può e non si deve negare a costoro ma si vorrebbe anche che esse venissero poste al giudizio del popolo. Non c’è nulla di strano in tutto questo. È la democrazia. La gente ha bisogno di risposte e di ammistratori coscienziosi e disinteressati. E di sicuro il disinteresse verso “interessi personali” non dipende certo dalla appartenenza alla destra o alla sinistra. Esso dipende esclusivamente dalla moralità che invade ciascun essere umano. Il giudizio verso questa o quella coalizione non dovrebbe essere determinato dalla appartenenza politica ma dal grado di moralità che appartiene agli uomini che la compongono. La decadenza morale della società è il vero problema non solo di piccoli centri come Paola, ma della intera Nazione e del mondo intero. Quando si capirà questa filosofia semplice e lineare e la si metterà in atto forse faremo quel salto evolutivo che l’uomo attende da millenni.