Elezioni regionali, si assottigliano ancora le possibilità di un accordo Pd-M5S
D’Ippolito ribadisce il ‘NO’ ad una esperienza fotocopia a quella Umbra. Sul fronte Pd, Guccione difende Gratteri dalle accuse della Bruno Bossio
CALABRIA – Non sembrano esserci spiragli per un accordo tra PD e M5S in Calabria. I segnali che giungono da Roma e quelli che si registrano in loco sembrano dire ‘NO’ alla replica della esperienza fallimentare sperimentata in Umbria dove a pagare il maggiore scotto di una alleanza fotocopia a quella di governo sono stati proprio i Cinquestelle. La paura è che questo disastro elettorale si possa verificare nuovamente giorno 26 gennaio in Calabria e non solo, anche in Emilia Romagna, dove le resistenze all’accoppiata Zingaretti-Di Maio sembrerebbero aumentate. Ieri nella trasmissione televisiva Pubblica Piazza, in onda su LaC a dare ulteriore conferma ad una chiusura è stato il deputato Pino D’Ippolito, che ha fatto il punto sulla prossima campagna per le Regionali e ha escluso che il Movimento 5 Stelle possa siglare un’alleanza elettorale con il Pd.
L’unico segnale di apertura sembrerebbe giungere da San Giovanni in Fiore, feudo elettorale e paese di provenienza del presidente della regione, Mario Oliverio, dove il meetup pentastellato locale ha scritto una lettera aperta a Di Maio spronandolo a non indugiare sulla alleanza PD-M5S in Calabria. “Non può essere paragonata la realtà calabrese con quella umbra dove il risultato elettorale era già scontato” hanno spiegato nella loro missiva ma Di Maio sembrerebbe stia guardando già in casa propria per l’individuazione di un candidato da lanciare alla presidenza della regione. Le parole registrate dai colleghi dell’ANSA in occasione del loro forum proferite dal ministro degli esteri sono inequivocabili: “Nella prossima settimana avrò riunioni con i gruppi della Calabria ed Emilia. Oggi nel Movimento non c’è un consenso per fare alleanze con il Pd. A livello nazionale non è un’alleanza ma un governo che mette insieme i voti perché non abbiamo raggiunto il 51% dei consensi”. (Leggi articolo QUI)
Intanto le argomentazioni del Pd fedele alla linea del segretario nazionale spostano l’attenzione sulle parole di Enza Bruno Bossio che ha accusato Nicola Gratteri di essere colui ad aver “ordinato” a Zingaretti di non candidare Mario Oliverio così ieri nella trasmissione televisiva dell’emittente vibonese ad intervenire sull’argomento è stato Carlo Guccione che non ha fatto sconti a nessuno: “Il male della Calabria – ha affermato il consigliere regionale del PD – è questo: in questi anni sono cambiati i colori delle giunte ma a governare sono sempre gli stessi interessi. A me fa specie il garantismo con lo sterzo e la doppia morale. Parlare di complotto della magistratura è fuorviante e pericoloso, un gioco a distruggere”. Insomma Per PD, Cinquestelle e la coalizione a sostegno di Oliverio si prospettano strade diverse, separate e autonome a meno di ripensamenti dell’ultimo istante.