È il giorno di Inghilterra-Italia. È il giorno della finalissima di Euro 2020. È il giorno della verità. Le due finaliste si affrontano questa sera a Wembley, il tempio del calcio mondiale, in una gara che si prospetta tiratissima e dai contorni sicuramente affascinati ma anche ricchi di polemiche. Quella sicuramente più pregnante e insistente riguarda il modo in cui la squadra di “sua maestà” è giunta in finale. A finire nell’occhio del ciclone è l’intero campionato europeo svolto dall’Inghilterra che ha giocato in pratica (tranne una sola volta) tutte le partite in casa mentre le altre squadre, Italia compresa hanno dovuto girovagare per diversi stadi europei per conquistarsi un posto al gran galà di oggi, posto toccato all’Italia. La domanda lecita è: ma l’europeo è (è stato) itinerante solo per gli altri? Certamente non per gli inglesi che in più di una occasione sono stati anche destinatari di decisioni arbitrali favorevoli, una su tutte il rigore contro la Danimarca, con il VAR che incredibilmente non vede l’assoluta venialità di un intervento in area di rigore che sarebbe stata punita, in altre circostanze e in altri tornei, con una sonora pernacchia da parte dell’arbitro. Ed invece? Rigore! Ci si domanda che fine ha fatto il regolamento? Cosa dice il regolamento quando, ad esempio ci sono due palloni in campo, in prossimità dell’azione? Per quanto è nostra conoscenza l’azione dovrebbe essere fermata. Lo hanno sottolineato più volte, ad azione in corso (quello che ha portato al gol dell’Inghilterra) anche tutti i commentatori televisivi di tutto il mondo. Ed invece? Niente! Gol validato. Ma se da una parte c’è il sospetto che la Uefa possa agevolare la squadra anglosassone per questioni legate alla Superlega, dall’altra forse gli inglesi, e il designatore arbitrale (che è italiano), dimenticano che NOI SIAMO L’ITALIA!

Sarà per questo che tutta Europa oggi tiferà per l’Italia? Ma questa sera sarà una battaglia con gli azzurri di Mancini pronti a buttare l’anima oltre l’ostacolo. La speranza è quella di assistere ad una bella partita senza errori arbitrali eclatanti, ne da una parte e nell’altra. Siamo certi che questo avverrà, almeno lo si spera. Ed alla fine? Alla fine vinca il migliore, anche se per noi italiani è difficile non dire: vinca l’Italia. FORZA AZZURRI!