OXFORD – Il Covid circola da diversi anni
Si tratta di una teoria sostenuta da Tom Jefferson, medico al Center for Evidence-Based Medicine (Cebm) presso l’Università di Oxford e pubblicate dal quotidiano inglese “The Telegraph”.
La SARS-COVID2 ogni giorno riserva delle sorprese, soprattutto per ciò che riguarda la sua natura e la sua apparizione. Su questa scia possiamo considerare clamorose le dichiarazioni, di Tom Jefferson, medico al Center for Evidence-Based Medicine (Cebm) presso l’Università di Oxford e pubblicate dal quotidiano inglese “The Telegraph”. Secondo quanto affermato dal medico sembrerebbero esserci prove sempre più fondate che il virus fosse già presente altrove, ben prima che emergesse a Wuhan, forse già da anni. Quindi, altro che Cina, altro che mercato del pesce o errore di laboratorio.
Come riportato dal quotidiano “Il Sole 24 ore” nella sua versione online (qui l’articolo), tale teoria farebbe saltare tutto ciò che sappiamo fino a oggi su questa pandemia che continua a terrorizzare il mondo. E proprio queste tesi potrebbero avere delle conseguenze stravolgenti.
Secondo questa teoria il covid si è attivato mentre altri rimangono silenti ma non per questo non potrebbero “scoppiare” da un momento all’altro.
Ma se la trasmissione del contagio dipende dalle condizioni meteo climatico/ambientali il coronavirus potrebbe non essere direttamente collegato alla respirazione o quanto meno non diffondersi per mezzo di quest’ultima, ma tramite altri fattori, che ad oggi potrebbe essere tanti, troppi da identificare senza un’accurata e lunga ricerca.
In conclusione, tutto ciò può avere gravi conseguenze. La prima, è negativa: se tutto fosse confermato, le varie misure di restrizione e di protezione che stiamo ancora adottando (lockdown, mascherine, distanziamento sociale, guanti, sanificazioni) potrebbero risultare inutili.
La seconda è invece positiva: sempre col beneficio del dubbio, se tutto ciò fosse confermato, il virus potrebbe andarsene via da solo, così come è arrivato.