La città di Paola commemora Osvaldo Iorio, l‘artista dell’Ultima cena

Scelta la data de 27 giugno, quella in cui vennero donate le lampade ai frati minori di Assisi

PAOLA – La data del 27 giugno non è una data come tutte le altre. Sicuramente non lo è per molti paolani e soprattutto per la famiglia Iorio. Questa è una data, che per alcuni versi possiamo considerare storica, perchè, sulla scia del “gemellaggio mistico” Paola-Assisi, segna il giorno in cui, un artista indimenticato, autore di opere straordinarie che meriterebbero ben altra lode, ha donato delle splendide lampade in ferro battuto alla comunità dei frati minori di Assisi che hanno pensato bene, vista la fattura raffinata e pregiata, di porle sulla tomba del poverello di Assisi. Sono le lampade realizzate dal compianto maestro Osvaldo Iorio, da poco scomparso, che verrà ricordato in una cerimonia che si terrà proprio il prossimo 27 giugno nel piazzale della Chiesa della Madonna del Carmine a Sotterra.

Alle ore 19.30 il sindaco Roberto Perrotta, insieme ad altre autorità, a padre Aurelio Marino e alla figlia del Maestro, Rossella Iorio, ricorderanno la figura straordinaria di Osvaldo, uomo d’arte, discreto e laborioso che ha fatto della sua professione un vanto, non solo per se e la sua famiglia, ma anche per l’intera città di Paola. Molte delle sue opere sono esposte presso il Santuario di San Francesco di Paola, una su tutte: San Francesco con Martinello, frutto di una ispirazione avuta in sogno. Ma di sicuro la sua opera più grande e straordinaria è “l’Ultima Cena” di Cristo. Una colossale opera composta da tredici statue in ferro battuto, a grandezza naturale che ritraggono l’ultima convivialità terrena di Gesù con i suoi Apostoli. Un’opera di straordinario impatto visivo ed emotivo che ha lasciato sbalorditi coloro che hanno avuto la possibilità di ammirarla in tutta la sua bellezza.

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