MIGRANTI AMANTEA – Oggi arriva il prefetto mentre la Santelli scrive al governo
Il presidente della regione usa parole ferme e decise nei confronti del governo. Se non si adotteranno misure a favore della sicurezza dei calabresi. Nel frattempo è stato chiesto l’impegno dell’esercito
CATANZARO – Si preannuncia un braccio di ferro tra governo e Regione Calabria sulla questione migranti. Lo sbarco di 50 migranti di cui 28 positivi al Covid19 e la loro sistemazione in varie località calabresi (13 ad Amantea) ha provocato uno stato di agitazione nella popolazione. Ieri ad Amantea grandi proteste da parte dei cittadini con blocco della arteria stradale SS18 ha indotto il governatore, Jole Santelli, a intervenire sulla vicenda.
Il presidente calabrese ha scritto una lettera molto dura al governo Conte i cui toni posso essere così riassunti: “il governo adotti dei provvedimenti per evitare sbarchi in Calabria altrimenti la regione dovrà adottare delle ordinanze di chiusura che tendano a bloccare gli sbarchi“. La Santelli non usa mezzi termini perché per lei “è prioritaria la tutela della salute dei calabresi” e pertanto, per come da lei sottolineato “non vi saranno esitazioni ad adozioni di ordinanze che rientrano nelle prerogative presidenziali“. La presidente ha comunque sollecitato un pronto intervento tutelativo del governo al fine di “evitare un braccio di ferro con il governo” che tuttavia potrebbe verificarsi nel caso in cui la situazione rimarrà invariata”. Intanto oggi ad Amantea, città più calda su questo fronte, arriva il prefetto di Cosenza. Prevista anche la presenza di alcuni politici regionali che stanno attenzionando la situazione. Con ogni probabilità arriverà l’esercito per presidiare e controllare lo stabile in cui sono ricoverati i tredici migranti. Il tutto è in evoluzione.