Next Generation UE, presente anche il comune di San Lucido

L’evento sarà aperto dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti

Il 23 marzo anche San Lucido sarà presente al primo incontro pubblico in cui sarà presentato il progetto “No women no panel – Senza donne non se ne parla”, campagna per l’equilibrio di genere nel dibattito pubblico, promossa da Rai Radio1 e Giornale Radio, con la direttrice Simona Sala, in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e la Commissaria UE Mariya Gabriel, ideatrice dell’iniziativa.
L’evento sarà aperto dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, con la presenza del Commissario Ue, Paolo Gentiloni. La data cade alla vigilia dell’Anniversario dei Trattati di Roma, embrione della Comunità Europea, che sancirono tra l’altro il principio della parità salariale uomo/donna.
L’adesione a questa campagna è stata promossa dal Vicesindaco di San Lucido, Valeria Pizzuti che, in forza della sua delega ai rapporti interistituzionali con la Pubblica Amministrazione, ha colto tale occasione per favorire la il coinvolgimento dell’Ente sanlucidano in un dibattito che travalica i confini regionali e nazionali e che sta riscontrando l’adesione di rappresentanti del mondo della letteratura, dello sport, dello spettacolo e del giornalismo, tra cui Dacia Maraini, Daniela Brancati, Renato Zero, Michele Zarrillo, Paola Cortellesi e molti altri.
“Le donne ci sono, in qualsiasi settore, su qualsiasi tema”, spiega Valeria Pizzuti, “Gli esperti non sono più solo uomini anche se, a parità di ruolo, continuano a guadagnare di più e anche questo è un triste gap da superare. Convegni, commissioni, comitati, conferenze, dibattiti dove solo uomini siano invitati a parlare, dove solo un genere sia rappresentato sono un assurdo, un’esclusione d’altri tempi, una privazione per la società”. Da queste considerazioni muove la scelta del Comune di San Lucido di valorizzare il talento e le competenze delle donne e degli uomini impegnati egualmente a dare il proprio contributo allo sviluppo civile, economico e culturale della comunità, favorendo la partecipazione in maniera quanto più possibile paritaria nei convegni, nelle conferenze, nelle commissioni, nei dibattiti, presenze femminili e maschili.
I diritti delle donne sono diritti di tutti. Il salto culturale è necessario per sradicare modelli e stereotipi che sono alla base anche della violenza di genere.