Non è l’Arena – Santelli, facciamo 1200 tamponi al giorno
Per la Santelli il governo ha bloccato la ripartenza della Calabria il cui tessuto produttivo è fatto da piccole imprese
ROMA – Ormai è guerra aperta tra Regione Calabria e Governo. Dopo la sentenza del Tar che ha annullato il punto 6 della ordinanza del Presidente Jole Santelli che anticipava la riapertura di bar e ristoranti rispetto alla data del 1 giugno orevisto nel DPCM, adesso la polemica si sposta sul numero dei tamponi. Ieri sera a “Non è l’Arena” su La7 il presidente della Calabria, ospite di Massimo Giletti ha smentintito il fatto che in regione si facciano pochi tamponi.
“La Calabria – ha dichiarato la Santelli – abbiamo portato l’indice RO a 0,5”.
L’indice di cui parla il rosidente della regione Calabria è l’indicatore do contagio usato dai Virologo per stabilire il grado di diffusione del virus nella popolazione.
“Noi facciamo circa 1200 tamponi al giorno, il viceministro Sileri lo sa perché ho avuto spesso difficoltà nel recuperare i tamponi, devo dire che lui mi ha aiutato molto. Il ministro Boccia magari sulla parte sanitaria è un po’ meno al corrente della situazione. Perché va bene che mi manda i tamponi, devo avere pure i reagenti e devo avere laboratori di microbiologia. In Calabria facciamo 1200/1300 tamponi giornalieri, ma oltre questi ne abbiamo fatti 4000 per i rientri. Ne approfitto per ringraziare il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che mi ha aiutato prestandomi 2000 tamponi. Erano talmente tanti che non riuscivamo a processarli”.
Per Jole Santelli “il governo ha fermato la Calabria che aveva ed ha bisogno di ripartire e ne ha bisogno partendo dalle piccole imprese che sono quelle rappresentano il tessuto produttivo calabrese visto che sono pochissime le grandi industrie presenti in regione”
A queste dichiarazioni sono giunte quasi in contemporanea quelle di Luigi Di Maio che su Canale5 ha dichiarato che “il governo è pronto a riaprire bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici già dal 18 maggio“.