Ospedale Paola – Falbo, lavori in corso al 5° piano e blocco della messa in sicurezza della collina
Il consigliere di Progetto Democratico si è recato nel nosocomio cittadino per constatare di persona a che punto si trovano i lavori
PAOLA – Si torna a parlare di ospedale e lo facciamo sulla base della dichiarazioni rilasciateci dal consigliere comunale e provinciale, Pino Falbo, esponente cittadino di Progetto Democratico. Innanzitutto notiamo come la minoranza consiliare cittadina, o almeno una parte di essa, (quella appartenente all’ala sinistra dell’aula Lo Giudice mentre quella destra è svanita, e non da ora, come neve al sole) , abbia accolto il nostro invito a svolgere a pieno la propria funzione e a dare attraverso il proprio contributo una visione più completa della situazione legata all’ospedale cittadino. Una visione che va a integrare quella già data dalla amministrazione comunale. Entrambe le versioni confermano quanto da noi evidenziato (senza alcuna gioia) in un nostro articolo diversi giorni fa.
La cronaca della visita di Pino Falbo, che si è recato il 20 aprile scorso presso il nosocomio cittadino per rendersi conto di quanto fino adesso è stato realizzato sia al terzo che anche al quinto piano dell’ospedale, parla di lavori in corso d’opera e non ancora finiti (sarebbe importante conoscere, ai fini della trasparenza imposta sui lavori pubblici, la data di fine lavori che ancora nessuno ha fornito, al di là dei ritardi che si possono verificare ai tempi del Coronavirus. ndr), di sgombero parziale del terzo piano e di lavori fermi sul fronte consolidamento della collinetta su cui sorge il nosocomio cittadino.
Ricevuto dal Direttore Sanitario, Antonio Figlino, insieme si sono recati al terzo piano dove, spiega nella nota il consigliere comunale, “ho potuto constatare che il reparto nel quale fino a poco tempo fa erano ospitati gli ambulatori del Distretto Sanitario, finalmente è completamente libero e pronto per ospitare un nuovo reparto“. Uno sgombero a metà visto che lo stesso Falbo scrive: “Sempre al terzo piano, nella parte sinistra dello stesso invece ho constatato che nessuno sgombero di suppellettili, vecchie attrezzature e macchinari è stato effettuato, quindi, nessun lavoro di ristrutturazione è in corso per rendere fruibili i locali“. La visita è proseguita fino al quinto piano, dove i due hanno incontrato il Direttore dei Lavori che sta seguendo le opere di ristrutturazione necessari per accogliere i quattro posti di rianimazione inseriti nel piano regionale e quindi voluti dal presidente Jole Santelli. “Ho notato – scrive Falbo – che sono in corso i lavori di ristrutturazione per allocare i quattro posti di terapia intensiva predisposti dalla Regione Calabria a causa dell’emergenza COVID-19.
Il termine per la consegna dei lavori ancora non sono certi ma è stata manifestata da parte della Ditta la volontà di accelerare il più possibile“. (quindi non siamo i soli ad esserci accorti – senza alcuna gioia anzi con l’indignazione di cittadini che pagano per il servizio sanitario – che ancora una volta sembra essere un mistero conoscere la data di fine lavori che è stata inserita nel contratto. Così emergono i termini “il prima possibile” o “nei tempi stabiliti” anche se circa un mese fa per qualcuno sembrava che occorressero “solo pochi giorni” ndr)
“Ho sempre tenuto a cuore le sorti del Nostro Ospedale – scrive l’esponente consiliare di Progetto Democratico – sono ormai da anni che mi sto interessando alle varie problematiche che interessano la Sanità nel territorio del Tirreno Cosentino cercando di dare il mio piccolo contributo. Vedere il locali del terzo piano sgombri mi fa molto piacere, sono tre anni che stiamo dicendo che gli ambulatori non potevano essere ospitati lì e che dovevano essere sistemati a Rione Colonne, invece la politica miope e clientelare di qualche imbonitore in questi anni ha negato ai cittadini la possibilità che al terzo piano dell’ospedale si potesse rivendicare con forza l’apertura o addirittura la riapertura di un altro reparto. Oggi, purtroppo, soltanto a causa del Covid-19 questo spostamento è stato possibile.
Ho constatato anche che i lavori di consolidamento della Collinetta sono fermi, era stato promesso che nel giro di sei mesi sarebbero terminati ma invece ancora sono li e ne aspettiamo la conclusione. (in questo caso un termine era stato dato ma a quanto pare non è stato rispettato. ndr)
Per quanto riguarda i lavori del quinto piano spero che questi vengano terminati al più presto e soprattutto che con la realizzazione di questi quattro posti letto di terapia intensiva si possa finalmente iniziare a potenziare l’Ospedale San Francesco. È importante ricordare che all’inizio di questa consiliatura è stato convocato un Consiglio Comunale nel piazzale dellOspedale ed è stato redatto un documento sottoscritto da tutti i consiglieri dove si chiedeva l’applicazione di quanto stabilito nellormai famoso Decreto 64 Scura.
Non sono mai stato per i campanilismi – conclude Falbo – ma è importante che i cittadini trovino nelle strutture ospedaliere le giuste cure e non debbano sempre recarsi nel Nord Italia“.