Paola – Crisi di Maggioranza – Si prospetta giunta al femminile con l’incognita presidenza del consiglio
Potrebbero essere tre le donne del nuovo esecutivo di Roberto Perrotta. Rimane da chiarire l’incognita sulla presidenza del consiglio comunale
PAOLA – Potrebbe essere domani il giorno giusto per il varo della nuova giunta Perrotta? Le indiscrezioni portano a pensarlo. Il sindaco di Paola, dopo l’ultima riunione di maggioranza ha preso tempo iniziando un giro di consultazioni con le varie forze politiche presenti in Consiglio Comunale per capire meglio come far quadrare i conti e porre fine ad una crisi che si trascina da mesi che ha visto nell’ordine il defenestramento di Francesco De Cesare (Idm) in piena campagna elettorale per le regionali, e all’abbandono di Tonino Cassano (vicesindaco). Ed a proposito di Tonino Cassano, il pressing adottato per convincerlo a rientrare nell’esecutivo non è servito a nulla e a quel che pare è stato del tutto strumentale visto che il vice sindaco aveva posto delle condizioni ben chiare per il suo rientro. Condizioni che sistematicamente non sono state prese in considerazione spingendolo di fatto fuori dalla nuova compagine di governo cittadino. L’ultimo indizio in ordine di tempo è stato il licenziamento in giunta del bilancio consuntivo, avvenuto il 19 giugno, presentato per l’approvazione a firma del capo settore. Cioè non si è atteso il rientro di Cassano ma si è provveduto a fare senza di lui. Ed allora che tipo di giunta si prospetta? Le nostre fonti ben informate parlano di una giunta al femminile con il PD pronto a sostituire un anonimo Francesco Città con una donna, dinataliana, professionista ed esperta di contabilità.
Va per la riconferma Marianna Saragò, come per la riconferma vanno sia Emilio Mantuano che Alessio Samà, mentre la seconda new entry sarà la donna, già impegnata in una commissione consiliare, proposta da Centro Democratico. Ma se il PD dovesse decidere di tenere duro per la postazione in giunta si aprirebbe a questo punto un problema sulla presidenza del consiglio comunale. Non potrebbe essere diversamente. Infatti, se il PD dovesse forzare la mano per tenere entrambe le “visibilità” tutta questa bagarre trascinata per molti mesi si risolverebbe con la semplice sostituzione del solo Tonino Cassano, unico tecnico non appartenente ad alcun gruppo politico. Questo scenario, qualora dovesse essere confermato, farebbe rimanere fuori dal giro delle legittime visibilità politiche l’Idm rappresentato da Francesco Aloia per il quale il consigliere comunale Ivan Ollio aveva chiesto la presidenza del consiglio comunale. Ma sulla presidenza del consiglio ha legittime aspirazioni anche Barbara Sciammarella (PD). Insomma, per Perrotta si prospetta una situazione per nulla facile. Vedremo a questo punto che cosa accadrà.