Paola – La musica su cui ballare la sceglie il Pd
Ieri nella riunione di maggioranza si sono registrate tre assenze. Un chiaro messaggio a Roberto Perrotta
PAOLA – Ieri pomeriggio è tornata a riunirsi la maggioranza del governo cittadino per discutere su due punti, il bilancio e le determinazioni in merito al mercatino settimanale. Ma a quanto pare, i consiglieri di maggioranza hanno chiesto al vicesindaco Cassano, di soprassedere sulla relazione sul documento economico-finanziario dell’ente per i chiari ed evidenti problemi che serpeggiano in seno alla coalizione che sostiene Roberto Perrotta. Ma la riunione è servita soprattutto per continuare la discussione lasciata in sospeso qualche giorno fa dove il consigliere Ivan Ollio aveva ricevuto l’attacco da parte della componente PD che sta facendo la parte del leone all’interno della amministrazione comunale. Un attacco che ha portato lo stesso Ollio ad abbandonare la riunione e a annunciare le sue assenze future. Così oggi, si è registrata la sua assenza che non è stata la sola. A dare forfait sono stati anche, per motivi diversi, Francesco Aloia e José Grupillo. Delle assenze queste che indeboliscono ancor di più la posizione del sindaco e rafforzano quelle del consigliere regionale Di Natale che ha dalla sua l’appoggio di altri tre consiglieri, Sciammarella, Donato e la new entry Sorace che nonostante aver incassato la nomina in giunta di Alessio Samà non sembra essere sulle posizioni del sindaco prediligendo la sponda del presidente del consiglio comunale. L’assenza dei tre consiglieri comunali alla riunione odierna, al di là delle varie giustificazioni, è del tutto strategica e rappresentano un chiaro messaggio al sindaco Roberto Perrotta che è riuscito nel capolavoro di incartarsi con le sue stesse mosse perdendo la fiducia dei suoi ex fedelissimi. Cosa contraria invece ha fatto Di Natale, che oltre a incassare la presidenza del consiglio comunale, la rappresentanza in giunta, i voti per la sua elezione al consiglio provinciale e quelli decisivi di Perrotta per la sua elezione al consiglio regionale, adesso ha incrementato anche numericamente il gruppo di consiglieri comunali a supporto della sua azione politica.
Ma a questo punto tutti si chiedono a che pro? È da più tempo che circola l’indiscrezione che Di Natale abbia messo nel mirino la carica di sindaco della città che potrebbe rivendicare, alle prossime elezioni amministrative, per se o per un altro suo fedelissimo. In questo giorni circola la voce di Francesco Grossi, che è anche l’avvocato difensore di Di Natale davanti al TAR sul ricorso presentato dal sindaco di Trebisacce, Franco Mundo. Proprio il ricorso al TAR rappresenta il crocevia per l’amministrazione comunale. Se Di Natale dovesse spuntarla davanti ai giudici amministrativi, Perrotta si troverebbe ancor di più in balia delle onde con Di Natale ancora più rafforzato che potrebbe anche decidere di staccare la spina all’attuale primo cittadino e anticipare il tentativo di eleggere un suo candidato di fiducia alla carica di sindaco. La caduta di Perrotta, a quel punto non sarebbe un problema per Di Natale che pur perdendo la carica di consigliere comunale e di conseguenza quella di consigliere provinciale, manterrebbe quella più prestigiosa di consigliere regionale. Non ci sarebbero problemi neppure per i consiglieri comunali che sono attualmente alla sua corte visto che potrebbero avere garanzie di una rielezione in una lista PD o eventualmente “Io Resto in Calabria”. Il vero problema sarebbe per Roberto Perrotta che si troverebbe del tutto isolato visto anche il suo feeling inesistente con le forze di centrosinistra accomodate all’opposizione (Rete dei Beni Comuni e Progetto Democratico) con le quali non ha voluto mai dialogare e forse oggi probabilmente si sente pentito per questo errore strategico. Tra Di Natale e Perrotta, quello più scaltro politicamente è di certo Di Natale, e questo alla luce degli eventi è un dato di fatto. I risultati incassati lo dimostrano. Il consigliere regionale ha dimostrato di conoscere la politica e soprattutto lo scarsissimo intuito politico dei suoi colleghi consiglieri comunali che oggi non sembrano avere vie d’uscita come non sembra averne il sindaco Perrotta. Tuttavia, come l’esperienza insegna, in politica non vale la regola del “mai” e le cose potrebbero capovolgersi da un momento all’altro anche se al momento quello a scegliere la musica e dettare le regole della danza è il solo Di Natale.