Paola – Si dimette il vice sindaco Tonino Cassano
Adesso la maggioranza è pronta a trovare la quadra con l’incognita presidenza del consiglio comunale
PAOLA – Alla fine Tonino Cassano ha ceduto. Il vice sindaco della città di Paola si è dimesso questa mattina con un atto formale inviato per mezzo Pec. Le pressioni della maggioranza alla fine hanno avuto la meglio su Casano nonostante nessuno avesse avuto il coraggio di metterlo apertamente in discussione ma alla fine tutti volevano le sue dimissioni. I rapporti erano talmente logorati che se Cassano avesse aspettato qualche altro giorno, probabilmente avrebbe ottenuto il benservito. Infatti, da fonti vicine alla maggioranza trapela l’accordo di tutti ad azzerare la giunta e a rinnovare le deleghe assessorili solo ad alcuni con esclusione di Cassano, un po’ come era avvenuto con il defenestramento di Francesco De Cesare in piena campagna elettorale delle ultime regionali. Il motivo? La quadra all’interno della maggioranza. Tutti, perrottiani e dinataliani, al di là di quelle che potranno essere gli attestati di solidarietà che con ogni probabilità potranno giungere, con le dimissioni di Cassano hanno avuto il via libera per ridistribuire le visibilità politiche all’interno della amministrazione comunale.
Con il PD pronto a cedere un posto in giunta si libera un ulteriore tassello nell’esecutivo che con quello lasciato libero da Cassano potranno essere distribuiti tra Idm e il gruppo di José Grupillo. Ma la partita adesso si gioca sulla carica di presidente del consiglio. In attesa delle dimissioni dell’attuale presidente, il PD vorrebbe mantenere questa poltrona affidandola a Barbara Sciammarella ma il gioco non è così semplice perché occorrerà fare i conti con l’asse Ollio-Aloia. Nell’ultima riunione di maggioranza proprio Ollio ha proposto Francesco Aloia come presidente del consiglio comunale e da quelle che sono le indiscrezioni non pare intenzionato a desistere da questa richiesta di visibilità politica. Perrotta a questo punto si trova tra due fuochi quello di accontentare ancora una volta il PD oppure l’asse Ollio-Aloia. Nel caso in cui Perrotta dovesse propendere verso la scelta piddina si aprirebbe un nuovo conflitto con Aloia e Ollio con cui il sindaco ha da poco recuperato la fiducia che sembra condizionata e a tempo. Vedremo cosa accadrà.