PAOLA – Smaltimento vestiti usati – Rete dei Beni Comuni chiede annullamento sanzioni erogate dal comune

Il gruppo politico contesta la mancanza di cassoni per lo smaltimento degli indumenti usati e per questo chiede l’annullamento delle sanzioni erogate dal comune

PAOLA – “Il sindaco di Paola annulli le multe comminate ai cittadini per la raccolta dei vestiti usati”. È questo l’appello lanciato da Rete dei Beni Comuni all’amministrazione comunale in merito al problema della raccolta dei visiti usati. Al di là del fatto che sussiste ancora un problema legato alla inciviltà delle persone che abbandonano in ogni dove sacchi di immondizia, comportamento del tutto ingiustificato e irriguardevole per la collettività, quella della raccolta dei vestiti usati invece, ha radici diverse che riguardano l’eliminazione da parte della amministrazione comunale dei cassoni di raccolta indumenti. È pur vero che, sempre per colpa dei soliti incivili questi venivano utilizzati per depotarvici di tutto, ma a questo punto una soluzione occorrerà trovarla. Così Rete dei Beni Comuni sottolinea: “Dal momento in cui è iniziata l’emergenza Coronavirus, la ONLUS che si occupava del ritiro dei vestiti usati ha deciso di sospendere la raccolta. Trattandosi, tra le altre cose, di un servizio prestato gratuitamente e volontariamente dall’associazione non poteva essere obbligata a farlo. In mancanza la società che ha in appalto il servizio di raccolta rifiuti all’interno del nostro Comune sarebbe dovuta subentrare e comunque occuparsene evitando la sospensione di un servizio necessario. Ciò non è avvenuto e i cittadini hanno dovuto nuovamente subire le inefficienze del caso.
Ma la storia non finisce di certo qui. Il Sindaco, sebbene informato del mancato ritiro dei vestiti usati, sembrerebbe abbia fatto sì che i contenitori, prima rimossi e poi riposizionati, venissero ricollocati nelle rispettive aree di raccolta.

Come conseguenza di questa decisione diversi cittadini hanno continuato a depositare nei relativi contenitori gli indumenti e, una volta colmi, visto che non c’era nessuno a svuotarli puntualmente, alla fine – morale della favola – sono stati tutti multati per abbandono di rifiuti. In tutto ciò, poi, c’è dell’inverosimile perchè anche attraverso le multe e le “non multe” si generano clientele.
Siamo stanchi di questi giochetti da bassa politica.
Oltreché indecoroso per un’amministrazione comunale riteniamo grave non soltanto non aver nell’immediatezza garantito il servizio, quanto aver lasciato al loro posto i contenitori, di fatto, traendo in inganno numerosi utenti.
Il sindaco ora deve porre rimedio a questo suo errore, annullando retroattivamente le multe ingiustamente comminate agli ignari cittadini, restituire i soldi a chi ha già pagato e fare in modo che Ecologia Oggi garantisca il servizio di raccolta indumenti usati per il quale tutti noi paghiamo le tasse. Nei prossimi giorni chiederemo all’amministrazione Perrotta un approfondito resoconto”.