L’associazione “Salviamo Cozzo Cervello” scrive ai ministri
Si tratta di una missiva per sensibilizzare i ministero competenti a intervenire per salvare la zona boschiva paolana
Riceviamo e pubblichiamo l’istanza inviata al ministro dadei Beni e delle attività culturali e per il turismo, On. Dario FRANCESCHINI; alla Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali On. Teresa BELLANOVA; al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare
Dott. Sergio COSTA
da parte della associazione amientalista “Salviamo Cozzo Cervello”
“Oggetto: Vendita di un lotto boschivo di alto fusto di faggio radicato in località “Cozzoe Cervello” riportato in NCT sul foglio n. 2 Particella n. 2 (parte) estesa catastalmente ha 131.14.40, di cui ha 22.00.00 di superficie ragguagliata interessata da intervento, in agro e di proprietà del Comune di Paola (CS).
Urgente richiesta di intervento per fermare l’alterazione del sito.
Le associazioni ambientaliste, WWF Calabria Citra, Verdi Ambiente e Società Onlus, Italia Nostra Onlus, Il Cammino di San Francesco, Escursionisti Appennino Paolano, Circolo Auser di Paola, Uniauser V. Padula, Rete dei Beni Comuni, Paola Bike Team, Le Forre del Tirreno, Club Alpino Italiano – sez. Cosenza, Coordinamento regionale Lipu Calabria, Discovering Reventino, Amici della Montagna, Libera Tirreno cosentino, ANPANA-OEPA CS, autocostituitesi nel comitato di iniziativa popolare denominato “Salviamo Cozzo Cevello”, in persona dei loro Presidenti espongono e chiedono quanto segue.
PREMESSO
Il Comune di Paola (CS), con avviso del 28.06.19, ha bandito una gara ad asta pubblica per la “Vendita di un lotto boschivo di alto fusto di faggio radicato in località “Cozzo Cervello” riportato in NCT sul foglio n. 2 Particella n. 2 (parte) estesa catastalmente ha 131.14.40, di cui ha 22.00.00 di superficie ragguagliata interessata da intervento, in agro e di proprietà del Comune di Paola (CS)”. La gara è stata aggiudicata con determinazione n. 340 del 22.07.19 ad una ditta boschiva che a breve procederà al taglio di n. 1972 alberi di faggio.
Dalla consultazione degli atti e documenti allegati al bando di gara, pubblicati dal Comune di Paola all’indirizzo web: http://www.comune.paola.cs.it/news/pubblicazioni/2019/07/12/-bando-di-gara-ad-asta-pubblica-109/, si evince che l’Ente non ha posto in essere un’adeguata istruttoria atta ad individuare le possibili interferenze del progetto di taglio con le componenti ambientali atteso che l’area interessata è di notevole pregio dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, ambientale, culturale e religioso.
In riferimento ai vincoli esistenti in loco si evidenzia che sull’area in questione insiste il vincolo paesaggistico ex art. 142 lett. d) e g) d.lgs. 2004/42, nonché quello idrogeologico-forestale, imposto ai sensi dell’art. 1 del R.D. 30/12/1923 n. 3267.
L’importanza naturalistica, paesaggistico-ambientale e culturale del crinale di “Cozzo Cervello” deriva dall’essere caratterizzata da una stupenda area boscata costituita da numerosi faggi, alcuni di natura monumentale. Dal punto di vista religioso l’importanza è data dalla circostanza che il sito è attraversato dal “Cammino di San Francesco di Paola” la via del Giovane. Detto percorso si dirama dal Convento di San Marco Argentano attraversando il crinale montuoso di Aria del Vento e proseguendo detto crinale sopra l’abitato di Mongrassano per raggiungere poi il Santuario di San Francesco di Paola attraverso “Cozzo Cervello”. Considerata la sua importanza dal punto di vista religioso, storico e naturalistico, è stato inserito nei 41 itinerari dell’Atlante dei Cammini d’Italia, del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo (http://www.turismo.politicheagricole.it/cammini/cammino-di-san-francesco-di-paola). Inoltre, è stato inserito dalla Regione Calabria nel “Progetto di valorizzazione di percorsi culturali, naturalistici, paesaggistici collegati al Sentiero Italia – Calabria”. Nel documento “Progetto sentieristica Calabria” Por 2014-2020 (https://www.regione.calabria.it/website/portalmedia/2019-05/Allegato-A—progetto.pdf), si legge: “La valenza storica e culturale di questo sentiero, per i luoghi che attraversa e per le vicende che lo hanno interessato nel corso degli ultimi due secoli, prevarica finanche l’inestimabile pregio paesaggistico e naturalistico del percorso, il quale si connota per la spettacolarità delle viste, l’eterogeneità dei paesaggi e la biodiversità vegetale che contraddistinguono l’intero territorio regionale. Tale sentiero, che si colloca sulla dorsale di riferimento della regione, è in sé l’arteria principale su cui scorre la storia indigena sia per quanto concerne gli aspetti naturalistici sia quelli culturali”.
È evidente, pertanto, che anche questo aspetto doveva essere valutato ai fini dell’istruttoria procedimentale, ma in effetti, non se ne è tenuto proprio conto. Inoltre, si evidenzia che lo schema del bando sarebbe stato approvato in assenza di un piano di gestione forestale e senza espletare la obbligatoria Valutazione d’Incidenza Ambientale (VINCA) considerato che il taglio interessa un’area limitrofa al sito d’interesse nazionale SIN6 IT9300191 Bosco Luta, oggetto dell’intervento P.I.S. Rete Ecologica Regionale (misura 1.10 POR 2000-2006). In questi casi, la Direttiva 92/43/CEE nota come Direttiva Habitat richiede che vengano sottoposti a Valutazione di Incidenza, secondo quanto richiesto dall’Allegato G, i piani e/o progetti non connessi alla gestione del sito e che possono avere incidenza negativa possibile (a maggior ragione se probabile o certa) “sui” siti d’importanza naturalistica. La valutazione d’incidenza, per come costantemente interpretata dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia e delle Corti nazionali, si applica pertanto sia agli interventi che ricadono all’interno delle aree Natura 2000 (e delle Zone di protezione speciale), sia a quelli che, pur collocandosi all’esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito.
È da evidenziare l’utilizzo della parola “sui” e non “nei” relativamente al campo di estensione della Valutazione di incidenza, poiché in materia di tutela ambientale è ormai noto che anche opere distanti da un sito, possono avere effetti negativi su di esso.
In realtà, l’importanza naturalistica del sito è data anche da un’altra circostanza molto significativa, ovvero che la cima montuosa di Cozzo Cervello (mt. 1.389 slm) fa parte dell’istituendo “Parco Naturale di Monte Caloria e della Catena Costiera”. In effetti, nella Proposta di legge n. 163/9^ (http://www.consiglioregionale.calabria.it/pl9/163.htm), la Regione Calabria evidenzia la notevole importanza ecosistemica, del complesso montuoso quale corridoio ecologico naturale di interconnessione tra il Pollino e la Sila, i cui elementi endemici e tra questi il sistema dei laghi naturali, sui generis in tutta la Calabria, necessitano di misure urgenti per arrestare la perdita di biodiversità e il rilancio di programmi di sostenibilità.
CONSIDERATO
Che “Monte Cervello” (m.1389) unitamente agli altri areali montuosi di prossimità, è un sistema naturale strategico per la conservazione della biodiversità. In posizione mediana, tra “Serra Pantanolata” e “Monte Luta”, è un culmine ricoperto da faggete (monumentali) tanto belle da non temere nessun confronto con altri comprensori montani anche più rinomati. Nel suo areale forestale, i tronchi diritti e colonnari dei faggi si stagliano verso il cielo quasi a testimoniare e custodire la sacralità del cammino di San Francesco, ascetico, taumaturgico e umile fraticello, caro alla memoria e alla devozione dei tanti pellegrini e molto apprezzato dagli escursionisti e dagli studiosi che lo praticano lungo la linea tracciata dalla rete natura 2000 che si articola attraversando la dorsale appenninica.
Tutto ciò premesso e considerato, le scriventi associazioni
CHIEDONO
Al Ministero delle politiche agricole e della forestazione, al Ministero dell’ambiente e in particolare al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, quale Ente di tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, nell’esercizio del potere di vigilanza ex art. 155 D.lgs. n. 42/2004, affinchè, in via cautelare, vogliano disporre la sospensione dell’autorizzazione forestale-idrogeologica rilasciata al Comune di Paola dalla Regione Calabria Dipartimento 2 Presidenza U.O.A. Politiche della Montagna e Forestazione relativa al taglio boschivo, ai sensi dell’art. 150 comma 1 lett. a), nonchè dell’art. 16, comma 1 lettera e) del D.lgs. n. 165/2001 e dell’art. 2, comma 1, del D.M. n. 44/2016, poichè detto taglio comporta un vulnus per il paesaggio nell’ambito della disciplina generale di cui al D.lgs. n. 42/2004. Conseguentemente, avviare il procedimento per l’imposizione del vincolo preordinato alla dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettere a) e d) del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42.
Confidano nell’accoglimento della presente istanza e rimangono in attesa di cortese riscontro.
Distinti saluti.”