Sanità Calabria – Cotticelli: “ero in stato confusionale durante l’intervista”
Nuove dichiarazioni scock dell’ex commissario della sfinita calabrese che lancia accuse anche al suo successore
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MILANO – Tutto si può dire al Gen. Saverio Cotticelli, ma non il fatto che non faccia parlare di sé. Prima nel programma Titolo V quando dichiarò che non sapeva di essere soggetto attuatore del piano Anticovid e oggi su La7, nel programma “Non è l’arena” condotto da Massimo Giletti.
“Non so come abbia potuto fare quella intervista” ha asserito il generale ex commissario ad Acta della sanità calabrese. “Ero in stavo confusionale. Non ero stato bene tutto il giorno e alla fine ho anche vomitato“. Sgomento nello studio televisivo difronte a queste dichiarazioni tanto da far pensare agli ospiti in studio il fatto che il generale nella occasione della intervista fosse stato drogato.
Cottocelli però si è difeso. “In Calabria quando tocchi determinati interessi devi essere eliminato“. Altre sue dichiarazioni shock.
Poi l’attacco non troppo velato a Zuccatelli. “Al mio successore – ha dichiarato l’ex commissario della sanità Calabrese – gli hanno dato 2 sub Commissari e uno staff di 25 persone. Quando era commissario Asp di Catanzaro Zuccatelli fece emergere un debito di 100 milioni di euro risalente alla gestione 2014” dunque contabilmente da considerare come debiti fuori bilancio.
Alla fine Cotticelli visibilmente costernato e con le lacrime agli occhi ha asserito: “Chiedo scusa a tutti i calabresi ma posso garantire che ho dato tutto me stesso e posso asserire che lascio il mio incarico con le mani e l’animo pulito“.