PAOLA – La città del Santo della Carità festeggia il suo cittadino più illustre. Il 2 aprile per la comunità paolana è la vera festa patronale che si rinnova con la vesta votiva con i primi quattro giorni deli maggio.

In questa giornata di festa per i Paolani, per i padri minimi, per i terziari e per tutti i devoti di San Francesco ecco così che si è dato spazio alle cerimonie religiose che sono iniziate nella giornata del 1 aprile con il ricordo del “Pio transito del Santo dalla terra al cielo” avvenuta il venerdì santo, 2 aprile 1507, a Tours in Francia. Nella giornata odierna la santa messa celebrata nella nuova aula liturgica celebrata dal vescovo di Crotone, Angelo Raffaele Panzetta in comunione con i padri minimi e i sacerdoti diocesani della città di Paola.

Molti gli spunti nell’omelia di mons. Panzetta. “San Francesco è una sana provocazione per tutti noi, sia laici che ecclesiastici. Noi vogliamo essere come lui esegesi vivente. Per riuscirci occorre ripercorrere le vie che lui ha percorso la prima di tutti la preghiera, poi quella della umiltà, quella vera, quella che lui ha testimoniato con la sua vita. La vera umiltà ci porta a renderci conto di quelli che siamo davanti a Dio” Presenti alla Celebrazione eucaristica anche le autorità cittadine, il sindaco Roberto Perrotta e il presidente del consiglio comunale Maria Pia Serranò. Al termine della santa messa il primo cittadino, a nome dei Paolani, ha rivolto la preghiera al fondatore dei Minimi.

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